L’anima del Cai di Urgnano travolto sulla Francesca: muore a 72 anni
Il luogo dell'incidente in cui ha perso la vita Remo Poloni è lo stesso in cui la scorsa estate venne investita in bicicletta una ragazza da 17 anni, ma da tempo si parla di una necessaria messa in sicurezza dell'attraversamento a raso di quell'incrocio
«Non ci sono parole per descrivere ciò che è successo questa mattina. Il “Presidente” Remo ci ha lasciato in un tragico incidente stradale, sì il Presidente, perché anche se ora avevi lasciato l'incarico, tu eri e sarai sempre "öl President" per tutti noi del Cai. Con te se n'è andato il cuore pulsante della Sottosezione e tutti abbiamo perso un amico e una guida fidata. Ma vogliamo credere che sei solo andato avanti più in alto dei tuoi amati monti e lì ci rincontreremo...». Così il Cai di Urgnano ha salutato su Facebook Remo Poloni, investito ieri mattina, 12 luglio, sulla Francesca.
Il luogo dell'incidente è lo stesso in cui la scorsa estate venne investita in bicicletta una ragazza da 17 anni, ma da tempo si parla di una necessaria messa in sicurezza dell'attraversamento a raso di quell'incrocio. La strada "bassa" delle Moie collega infatti Cologno e Urgnano, ed è utilizzatissima da decine di ciclisti e pedoni ogni giorno, che si spostano tra i due paesi senza passare dalla trafficatissima Provinciale Cremasca. È necessario però attraversare la Sp122 Francesca, che taglia la Bassa da est a ovest, ma proprio in questo tratto si verificano troppo spesso incidente anche molto gravi.
Poloni, lascia la moglie Anna, i due figli Patrizia e Raffaello, e quattro nipoti. Viene ricordato come uomo buono e generoso: il Cai era la sua seconda famiglia, cercava sempre di tenere unito il gruppo. Grande organizzatore di gite, durante il lockdown aveva studiato nuovi itinerari, preparando delle dispense di viaggio scritte rigorosamente a mano. In questi giorni stava organizzando una ferrata al lago d’Idro.