La polemica continua

L'autogol dell'Anpi e la risposta della casa editrice di CasaPound: «Ci hanno fatto pubblicità, torneremo a Bergamo»

La Altaforte Edizioni fa sapere che c'era tanta gente alla presentazione del libro del giornalista Paolo Bargiggia e ringrazia ironicamente l'associazione dei partigiani. Bargiggia, invece, attacca Gori

L'autogol dell'Anpi e la risposta della casa editrice di CasaPound: «Ci hanno fatto pubblicità, torneremo a Bergamo»
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Il rischio c'era e, forse, qualcuno l'ha sottovalutato. Alla fine, la polemica sollevata dall'Anpi contro il Comune di Bergamo per la presunta (e poi smentita) concessione della Sala Galmozzi alla casa editrice Altaforte, legata al movimento politico di estrema destra CasaPound, è diventata un boomerang che ha fatto soltanto pubblicità all'evento organizzato per la presentazione del libro I segreti del calciomercato del giornalista sportivo Paolo Bargiggia, andato in scena la sera di venerdì 10 gennaio nella sede cittadina di CasaPound a La Cannoniera di via Nazario Sauro.

La Altaforte Edizioni, casa editrice legata alla rivista e quotidiano online «sovranista» Il Primato Nazionale, infatti, parla di «sala gremita» in occasione della presentazione del libro. Forse una descrizione esagerata, ma certo (come si intravede dalle foto) di gente ce n'era. E, valutando che all'evento non era stata fatta praticamente pubblicità e che la sede è stata cambiata all'ultimo, probabilmente il "merito" è anche della polemica sollevata dall'Anpi. Tanto che è proprio Il Primato Nazionale, in un articolo riguardante la serata di Bergamo, a "ringraziare" l'associazione dei partigiani, con tono ironico e di sfida: «Prima o poi qualcuno dovrà regalare una corona di fiori all’Anpi e alle varie realtà antifasciste, per l’ostinazione con cui seguitano a propagandare gratuitamente le attività di Altaforte e CasaPound». In una nota, invece, la Altaforte scrive: «All’inutile starnazzare dell’Anpi, che ha dichiarato "ciò che conta è negare a queste organizzazioni proprio l’aria da respirare e quindi l’uso di ogni possibile spazio pubblico", noi rispondiamo con il tutto esaurito alle nostre conferenze».

Due immagini della conferenza tenutasi a Bergamo

Il protagonista della serata, il giornalista sportivo nonché autore del libro presentato Paolo Bargiggia, noto anche per le sue opinioni spesso assai dure e politicamente estreme espresse sui social, non ha ovviamente perso occasione per dire la sua. Sia su Twitter, con numerosi cinguettii che hanno anticipato la presentazione, sia a Libero: «Sono i classici strumenti di una mafia o una camorra ideologica che usa l’ideologia come un manganello di oppressione per tappare la bocca, ridurre l’esercizio della democrazia e perseguire reati di opinione. Pratiche del genere sono degne di un regime, di un Paese totalitario», ha detto al quotidiano il giornalista riferendosi alle polemiche sollevate dall'Anpi di Bergamo. Bargiggia ha poi anche attaccato il sindaco Giorgio Gori, il quale, però, non solo non ha detto una parola su tutta la vicenda, ma non se n'è nemmeno occupato, come ha sottolineato il Comune nella nota in cui ha smentito la concessione di Sala Galmozzi per l'evento: «Non pensavo che un uomo tutto ciuffo e cachemire, che si atteggia a imprenditore illuminato, potesse cedere a questa forma di oscurantismo. Non so se fosse a conoscenza della situazione, ma sarebbe assurdo se un politico prendesse ordini da associazioni anacronistiche».

Che la polemica sollevata dall'Anpi si sia rivelata un autogol vero e proprio, lo ha sottolineato in un post su Facebook anche l'assessore di Bergamo Giacomo Angeloni, che ha scritto: «Condivido i moniti sui nuovi fascismi, ma l’Anpi sapeva da due giorni che la questione era già risolta. In questo modo si è fatta pubblicità a questo evento». E la conferma definitiva arriva dalla nota post presentazione del libro diffusa dalla Altaforte Edizioni: «I tanti interventi del pubblico presente hanno trovato nell’autore un anfitrione del calcio che si è prestato al dibattito dando vita a un confronto molto stimolante. Per questo motivo nei prossimi mesi verranno annunciate nuove conferenze a Bergamo, con buona pace dell’Anpi».

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