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L'ipotesi di Ats: Teatro Creberg ed ex Una Hotel come spazi per le vaccinazioni anti-Covid

In provincia serviranno almeno tre grandi hub: uno delle dimensioni di oltre 10 mila metri quadrati e due centri di circa 7 mila metri quadrati di superficie

L'ipotesi di Ats: Teatro Creberg ed ex Una Hotel come spazi per le vaccinazioni anti-Covid
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Entro questa settimana, l’Ats di Bergamo, anche sulla base del piano che sta elaborando Regione Lombardia, dovrà stabilire quali strutture utilizzare per la vaccinazione di massa che coinvolgerà mezzo milione di bergamaschi a partire dal 24 febbraio.

In provincia serviranno almeno tre grandi hub, «uno delle dimensioni di oltre 10 mila metri quadrati e due centri di circa 7 mila metri quadrati di superficie», spiega il direttore sanitario Carlo Alberto Tersalvi. Spazio quindi a capannoni, discoteche, centri commerciali, alberghi e chi più ne ha più ne metta.

Spazi con una superficie di questo tipo hanno fatto subito venire in mente la Fiera di Bergamo, al momento occupata dall’ospedale da campo degli alpini. Tuttavia, Promoberg ha dato mandato al Cda per poter avere indietro la struttura entro agosto. «Non stiamo dicendo che saranno impiegate le tre fiere – glissa il direttore generale Massimo Giupponi -, ma che ci saranno tre grandi strutture. Fortunatamente, molte realtà stanno dimostrando la loro disponibilità».

Secondo indiscrezioni riportate da L'Eco di Bergamo, tra i desiderata dell’Agenzia di tutela della salute ci sarebbero il Teatro Creberg (già utilizzato la scorsa estate per la campagna di test rapidi del Comune di Bergamo) e l’ex Una Hotel di via Borgo Palazzo, strutture entrambe dotate di ampi spazi e di parcheggi, oltre che facilmente raggiungibili in automobile.

In ogni caso, i sopralluoghi dei tecnici dell’Ats, necessari a redigere la mappa dei punti vaccinali, sono iniziati una decina di giorni fa. Massimo Giupponi ha indicato come modello quello utilizzato per le vaccinazioni antinfluenzali. Verranno mantenute le sedi territoriali, le sedi delle Asst e saranno a disposizione anche gli studi dei medici di medicina generale e le farmacie che aderiranno alla campagna. Inoltre, tra le strutture che l’Ats punta a coinvolgere vi sono gli ospedali privati.

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