Lo striscione della Curva Nord contro l'ex pm Carmen Pugliese dopo una sua ospitata in tv
In pensione da un anno, ha partecipato al programma "Quarto grado", dove ha parlato di Bossetti. È stata la grande accusatrice degli ultrà nel processo per associazione a delinquere, quando tutti gli accusati furono assolti perché «il fatto non sussiste»
È stata per tanti anni un volto storico della Procura di Bergamo, ma da un anno (a febbraio saranno dodici mesi esatti) Carmen Pugliese è in pensione e ha svestito i panni della pm. Nonostante ciò, a Bergamo resta un nome noto, anche e soprattutto per essere stata la grande accusatrice degli ultrà nerazzurri. È lei, infatti, ad aver portato avanti il processo per associazione a delinquere, chiusosi nel 2017 con l'assoluzione degli imputati nonostante la sua dura arringa («Abbiate coraggio e condannateli!», disse nella requisitoria). E nonostante siano passati più di tre anni, i tifosi nerazzurri più "caldi" non l'hanno dimenticata.
Non stupisce dunque che ieri, martedì 19 gennaio, i ragazzi della Nord abbiano realizzato ed esposto in città un grandissimi striscione con scritto: «Ora hai la notorietà che hai sempre cercato... Rovinando vite con un reato inventato! Pugliese showgirl». Lo striscione non usa certo toni gentili nei confronti della ex magistrato, la cui "colpa", se così vogliamo definirla, è stata quella di aver partecipato venerdì scorso a una puntata del programma tv Quarto grado.
Della sua prima esperienza televisiva, Pugliese ha parlato al Corriere Bergamo, a cui ha spiegato di aver ricevuto più volte, in passato, inviti televisivi, ma di aver sempre rifiutato in virtù del ruolo che ricopriva. Ora che è in pensione, però, ha deciso di accettare l'invito, anche perché incuriosita dal capire le dinamiche di programmi in cui si parla di giustizia. «Troppo spesso ho avuto l’impressione che sull’onda emotiva si facesse un processo parallelo al vero processo - ha detto l'ex magistrato -. Nell’investigazione mediatica ho colto delle imprecisioni e degli equivoci. Ora che non ho più il limite deontologico, mi incuriosiva capire i meccanismi dall’interno e, se posso, mi fa piacere dare il mio piccolo contributo tecnico. È un’esperienza interessante».
In televisione, com'era prevedibile, Pugliese ha commentato le ultime vicende riguardanti l'omicidio di Yara Gambirasio. O meglio, la condanna di Massimo Bossetti, ormai passata in giudicato dopo il verdetto della Cassazione ma che ancora fa molto discutere, soprattutto dopo che sempre la Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del giudice di Bergamo di negare alla difesa l'accesso ad alcuni reperti.
È proprio sulla base di questa "ospitata" televisiva (Pugliese, al Corriere, non esclude che ci possa tornerà, dicendo solo «non decido io...») che gli ultrà hanno realizzato lo striscione rivolto alla ex pm, accusandola neppure troppo velatamente di aver sempre cercato quella notorietà anche con il suo lavoro. E soprattutto con il famigerato processone agli ultrà dell'Atalanta.