adesione di massa

Treno per Orio, la petizione per chiedere la revisione del progetto supera le 9 mila firme

La sottoscrizione, lanciata online, si pone come obiettivo iniziale quello di raggiungere le 10 mila firme. Associazioni ambientaliste e comitati di quartiere chiedono che il collegamento ferroviario venga realizzato sotto terra

Treno per Orio, la petizione per chiedere la revisione del progetto supera le 9 mila firme
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La petizione lanciata sulla piattaforma Change.org dalle associazioni ambientaliste e dai comitati di quartiere, in primis quello di Boccaleone, per chiedere una revisione del progetto del treno che collegherà Bergamo a Orio al Serio raccoglie di giorno in giorno sempre più consensi.

A oggi, giovedì 8 aprile, sono oltre 9.300 le firme raccolte, su un obiettivo iniziale di 10 mila sottoscrizioni. Sintomo che i disegni attuali di Rfi non soddisfano una larga platea di cittadini.

Un progetto controverso

Il futuro collegamento ferroviario, che dovrebbe essere realizzato in tempo per le Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026, utilizzerebbe i binari dalla linea Bergamo-Brescia, salvo poi superare via Lunga con un viadotto alto circa 8 metri.

Una soluzione condivisa in parte dal Comune, che al posto del viadotto ha proposto uno sviluppo a raso dei binari con l’interramento invece di via Lunga, ma fortemente osteggiata dai residenti di Boccaleone. Se il piano andasse in porto, infatti, il quartiere si troverebbe tagliato in due da barriere fonoassorbenti alte fino a 7 metri. Inoltre, il passaggio a livello di via Pizzo Recastello verrebbe definitivamente chiuso al traffico veicolare, con ricadute nefaste per la circolazione del quartiere.

Il treno interrato

I cittadini hanno quindi promosso un progetto alternativo, che prevede di interrare il treno dal ponte di via Piatti, sostituendo il sedime ferroviario con un parco lineare ciclo-pedonale che collegherebbe Boccaleone al centro città attraverso Porta Sud.

Una proposta che, pur essendo stata bocciata dall’assessore regionale Claudia Maria Terzi (infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile), è stata invece accolta con favore dall’onorevole Pentastellato Devis Dori che si è fatto portavoce delle richieste dei comitati di quartiere depositando nel merito un’interrogazione parlamentare alla Camera.

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