Il dibattito

Tutta Bergamo zona 30 una idiozia? «Le dichiarazioni di Ribolla sono da irresponsabile»

Roberto Dal Lago, membro orobico della Fondazione Michele Scarponi, difende la proposta dei capigruppo di maggioranza a Palazzo Frizzoni e critica invece la posizione contraria della Lega

Tutta Bergamo zona 30 una idiozia? «Le dichiarazioni di Ribolla sono da irresponsabile»
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È un progetto che rivoluzionerebbe, nel caso in cui fosse approvato e avviato, la mobilità a Bergamo. Normale, dunque, che faccia discutere. A studiarlo e presentarlo in Consiglio comunale sono stati i capigruppo di maggioranza a Palazzo Frizzoni: l'idea è rendere la nostra città molto più "slow" con l'istituzione di numerosissime "zone 30". Una proposta che è stata definita, senza mezzi termini, «una idiozia» dal parlamentare e consigliere comunale leghista Alberto Ribolla.

Ed è proprio su questo intervento che verte la lettera inviata a diversi media locali da Roberto Dal Lago, membro bergamasco della Fondazione Michele Scarponi, onlus nata nel 2017 in seguito alla tragica morte del campione di ciclismo marchigiano. L'obiettivo della fondazione è avviare e finanziare progetti che educhino al corretto comportamento stradale, a una cultura del rispetto delle regole e dell’altro. Da qui la lettera di Dal Lago, in difesa dell'idea di portare a 30 km/h il limite di velocità sull'ottanta per cento delle strade di Bergamo.

«In questi giorni, in merito alla questione dell’estensione delle “zone 30” della città di Bergamo, ho letto la dichiarazione dell’Onorevole Ribolla che sostiene che ci sono alcune strade dove rispettare il limite di velocità è “impossibile (e pericoloso!)”, testuali parole. Mio malgrado, da qualche anno mi trovo a contatto con associazioni di famigliari di vittime della strada e una dichiarazione del genere non può quindi passare inosservata ai miei occhi.

Il mancato rispetto dei limiti di velocità in automobile è, in termini assoluti, di gran lunga il reato che genera il maggior numero di morti violente e di gravi invalidità in Italia ogni anno. Ritengo quindi totalmente irresponsabile da parte di un membro delle istituzioni affrontare con leggerezza una questione di tale gravità. L’onorevole Ribolla fa parte di un partito che quotidianamente si erge a paladino nel tema della sicurezza e non perde occasione per mostrare la sua vicinanza alle forze dell’ordine. In linea con questi temi probabilmente dovrebbe affrontare la questione della sicurezza stradale e della violenza stradale confrontandosi maggiormente con gli agenti della Polizia Stradale e delle Polizie Locali che quotidianamente sono in prima linea, sia sul campo e con i famigliari, in caso di incidenti stradali, sia nella prevenzione attraverso i controlli e i famigerati Autovelox.

La superficialità della dichiarazione dell’Onorevole Ribolla, evidentemente utile a solleticare il consenso di tutti quelli (e purtroppo sono tanti) che sono poco inclini al rispetto dei limiti di velocità, è sintomatica della scarsa cultura sui temi della sicurezza stradale che viviamo in Italia e che, anche su questo tema, ci fa essere ultimi in Europa (ovvero primi per numero di vittime stradali in proporzione alla popolazione).

Tornando alla questione delle “Zone 30” credo che sia un bel passo avanti per Bergamo e che sia una scelta finalmente in linea con quanto succede nelle altre città europee, una scelta che contrariamente a quanto sostiene Ribolla non allunga i tempi di percorrenza e di attraversamento della città ma li rende più fluidi e riduce sensibilmente l’incidentalità. La speranza è che, contestualmente, ci siano la forza e la volontà di far effettivamente rispettare questi nuovi limiti e la capacità di riprogettare le strade cittadine in funzione di una più equa redistribuzione degli spazi in favore di pedoni, ciclisti e mezzi pubblici.

Il tema della limitazione dell'uso e della velocità delle auto, è utile ribadirlo, non è solo una questione ambientale, ma in primis una sostanziale questione di sicurezza».

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