la battaglia contro la variante inglese

Vaccinazioni anti-Covid sul Sebino, a Chiuduno il 30% dei sessantenni rifiuta AstraZeneca

Molta gente è diffidente, ritiene che il vaccino sia inaffidabile. I dati scientifici, però, dicono l'esatto contrario

Vaccinazioni anti-Covid sul Sebino, a Chiuduno il 30% dei sessantenni rifiuta AstraZeneca
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Si potrebbero chiamare i diffidenti del vaccino. La ragione è che il vaccino prodotto da AstraZeneca, fin dalla sua immissione sul mercato, è stato tacciato di non essere efficace tanto quanto i suoi omologhi prodotti da Moderna e Pfizer. In realtà i dati dimostrano che non è proprio così.

Così succede che nella prima giornata di vaccinazioni straordinarie al PalaSettembre di Chiuduno, dedicate alla popolazione tra i 60 e i 64 anni (oggi sarà ampliata fino ai 79enni) il 30 per cento dei beneficiari abbia rifiutato il vaccino AstraZeneca. La notizia è stata resa nota da Corriere Bergamo. «Le perplessità sul vaccino AstraZeneca sono infondate - sottolinea il dottor Enrico Bombana, infettivologo dell'Asst Bergamo Est -. Stanno uscendo dati che confermano che il vaccino è sicuro, ha pochi effetti collaterali e fornisce un'ottima risposta immunologica pari agli altri due che già da tempo utilizziamo».

Vaccinazioni straordinarie, appunto, e dedicate ai residenti di 15 comuni della provincia nel tentativo di arginare la diffusione della variante inglese del Covid, che ha fatto scivolare in zona arancione rafforzata ben 8 amministrazioni bergamasche al confine con il Bresciano.

Il vaccino prodotto da AstraZeneca è riservato alle persone più giovani, mentre gli anziani riceveranno quello della Pfizer. Nella prima giornata di somministrazioni nel polo fieristico di Chiuduno erano state attivate 7 linee vaccinali, ma già oggi (sabato 27 febbraio) ne saranno messe a disposizione 9 in totale. La prossima settimana, a seconda del personale disponibile, ne saranno dovrebbero essere 18 quelle attive e prolungati anche gli orari delle somministrazioni.

Il PalaSettembre entrerà a pieno regime con gradualità, sulla base delle disponibilità di vaccini. Quando questo accadrà potranno essere somministrate fino a 2.300 dosi al giorno, consentendo di vaccinare i circa 300 mila residenti del distretto Bergamo Est.

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