in vigore fino al 2 marzo

Zona arancione rafforzata in otto comuni bergamaschi, ecco cosa prevede l'ordinanza

Le nuove misure restrittive saranno applicate nei comuni bergamaschi di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro e Gandosso. Chiuse tutte le scuole, stop agli spostamenti verso le seconde case e obbligo della mascherina chirurgica a bordo dei mezzi pubblici

Zona arancione rafforzata in otto comuni bergamaschi, ecco cosa prevede l'ordinanza
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Dalle 18 di oggi (martedì 23 febbraio) e fino al 2 marzo, salvo eventuali proroghe basate sull’evoluzione della curva epidemiologica, l’intera provincia di Brescia, otto comuni del Basso Sebino e Soncino entreranno in una zona arancione rafforzata. In particolare, per quel che riguarda la Bergamasca, le nuove misure restrittive saranno applicate nei comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro e Gandosso.

In questi territori saranno applicate le restrizioni già previste dalla zona arancione, ossia quelle previste dall’articolo 2 del Dpcm del 14 gennaio 2021 (QUI il link del decreto governativo), cui se ne aggiungeranno però di ulteriori.

Si torna alla didattica a distanza

La novità sostanziale, prevista dall’ordinanza firmata dal presidente Attilio Fontana, riguarda sospensione della didattica in presenza per tutte le scuole di ordine e grado. Nello specifico, il testo prevede la «sospensione della didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado (IeFP), negli Istituti tecnici superiori (ITS) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) nonché sospensione dei servizi socio-educativi per la prima infanzia nonché dei servizi educativi delle scuole dell'infanzia, in relazione alle scuole e servizi aventi sede sul territorio della provincia di Brescia e dei predetti comuni».

In tutte le scuole ed istituzioni sono sospese anche le attività di laboratorio. «Resta salva  - si legge nel documento - la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell'Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall'ordinanza del Ministro dell'Istruzione 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza».

Il Pirellone, inoltre, «raccomanda fortemente» che le scuole e le istituzioni formative che si trovano in territori diversi da quelli che entreranno nella zona arancione rafforzata «dispongano la didattica a distanza per i propri studenti residenti o domiciliati in provincia di Brescia o nei predetti comuni».

Queste stesse norme si applicano «anche alle attività formative e curriculari delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica».

Vietato andare nelle seconde case

L’ordinanza vieta ai residenti «di recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale, le cosiddette seconde case, anche se ubicate in territori diversi dalla provincia di Brescia e dei predetti comuni». Così come è vietato a chi abita altrove di andare nella propria seconda casa se quest’ultima si trova all’interno della zona arancione rafforzata.

Ricorso allo smart-working

Si applica quanto previsto dall'art. 3, comma 4, lettera i) del Dpcm del 14 gennaio 2021 in ordine al lavoro agile, in relazione alle pubbliche amministrazioni aventi sedi o uffici sul territorio della provincia di Brescia e dei comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR), nonché in relazione ai dipendenti, residenti o domiciliati nei predetti territori, di pubbliche amministrazioni aventi sedi e uffici in altri territori della Lombardia.

Obbligo delle mascherine chirurgiche a bordo dei mezzi pubblici

L’ordinanza regionale dispone l’obbligo di indossare «mascherine chirurgiche o presidi analoghi di protezione delle vie respiratorie sui mezzi di trasporto pubblici circolanti nel territorio della provincia di Brescia e dei comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR)».

Infine, «è sospesa in relazione ai predetti territori l'efficacia dell'ordinanza n. 688 del 26 gennaio 2021 in relazione ad attività agricole, di controllo faunistico, venatorie e piscatorie».

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