fino al 4 giugno

"Baleno", l'esposizione collettiva in mostra dal 7 maggio nell’ex fontana di piazza Mercato delle Scarpe

Lo Spazio Volta ospita le opere di Arianna Pace, Bernardo Tiraboschi e Max Mondini

"Baleno", l'esposizione collettiva in mostra dal 7 maggio nell’ex fontana di piazza Mercato delle Scarpe
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Dal 7 maggio al 4 giugno, l’ex Fontana di piazza Mercato delle Scarpe, affidata in convenzione all’associazione Volta, ospiterà l’esposizione collettiva “Baleno”.

Si tratta di una mostra concepita per Spazio Volta, nata dalla volontà di ripensare il concetto di esposizione collettiva canonica. L’intento degli artisti è quello di alterare la fruizione tradizionale delle opere esposte, concependo ogni singolo intervento come parte di una visione d’insieme: lo sguardo, che attraversa lo spazio dalla vetrata alla parete di fondo, incontra il lavoro di ciascun artista sospeso da terra. Le opere non sono quindi semplicemente accostate, ma un unico progetto di ibridazione.

«Questo luogo storico – commenta l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti - torna a proporsi al pubblico come spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea, diventando palcoscenico di una collettiva di giovani artisti con tre opere da osservare e interpretare in un’unica originale prospettiva visiva. La collaborazione con l’associazione Volta, a cui l’Amministrazione ha affidato l’animazione artistica dell’ex Fontana, si sta rivelando come un’opportunità sempre più interessante per Bergamo, i suoi cittadini ma anche per i turisti».

Suddividendo lo spazio in tre segmenti, la mostra si apre con l’opera di Arianna Pace (classe 1995) di fronte alla vetrata, formata da piccoli cristalli coltivati artificialmente che generano una costellazione visiva. Il lavoro di Bernardo Tirabosco (classe 1991) è il punto focale dello spazio, il pilastro su cui tutto si riflette: un monumento di sapone, imponente ma effimero nella sua composizione materica. Max Mondini (classe 1990) ha creato una proiezione digitale sulla parete a chiusura dello spazio. Emanando luce, la proiezione muta ad ogni ora del giorno: rarefatta al mattino, acquista sempre più forza verso sera.

«Carica di contrasti eppure sensibile – spiega il curatore Edoardo De Cobelli - questa mostra continua a ricercare una sua determinazione nell'arco delle ore di una giornata, attraverso variazioni di luce, di temperatura e di meteo».

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