i dati della camera di commercio

La crisi aumenta l'ingegno degli inventori bergamaschi: dal 2018 è boom di brevetti

Due anni fa i brevetti rilasciati a inventori residenti nella Bergamasca erano stati 55. Nel 2019 si sono contati 81 tra invenzioni industriali, modelli di utilità e nuove varietà vegetali. Nel 2020 hanno toccato quota 92

La crisi aumenta l'ingegno degli inventori bergamaschi: dal 2018 è boom di brevetti
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La crisi economica innescata dall’emergenza Covid deve aver acuito l’ingegno degli inventori bergamaschi visto il deciso balzo in avanti segnato dal rilascio di brevetti in provincia. Secondo i dati diffusi dalla Camera di commercio di Bergamo nel 2018 i brevetti rilasciati nel 2018 a inventori residenti nella Bergamasca erano stati 55. Nel 2019 si erano contati 81 tra invenzioni industriali, modelli di utilità e nuove varietà vegetali, mentre nel 2020 hanno toccato quota 92.

Se si guarda alla tipologia di invenzione, lo scorso anno si è avuta un’impennata di brevetti industriali per il soddisfacimento delle necessità umane, probabilmente a causa dell’emergenza sanitaria. Queste sono infatti aumentate di quasi 5 punti percentuali rispetto al 2019, passando dal 27,7 per cento al 32,1 per cento del totale, strappando quindi il primato della logistica che dal precedente 34,2 per cento è scesa al 27,4 per cento. Fanalino di coda si confermano le idee brevettuali inerenti il settore tessile.

Nel complesso, nel 2020, sull’intero territorio nazionale, sono state presentate 13.401 domande di brevetto. Il dato numericamente più abbondante tra i titoli di proprietà industriale è tuttavia costituito, come sempre, dai marchi. In Italia sono state registrate 60.857 richieste, di cui il 30,6 per cento presso le Camere di commercio e la restante parte online. In provincia di Bergamo, negli ultimi 12 mesi, sono stati registrati 628 marchi, con un aumento del 10,4 per cento rispetto all’anno precedente. Una percentuale di domande, quella arrivata all’ufficio camerale bergamasco, superiore alla media nazionale.

Un’altra osservazione è che a partire dal 2015, anno di varo del sistema di deposito online, si è registrato un crescente gradimento nei confronti della piattaforma telematica, conseguenza del processo di digitalizzazione. In questo quadro il ruolo dell’ufficio marchi e brevetti della Camera di commercio ha visto una naturale evoluzione dall’esecuzione di un processo amministrativo verso un compito di informazione e di assistenza. Funzionando nella veste di Patent information point, accompagna sempre più spesso l’inventore dalla fase di concepimento dell’invenzione fino alla definizione delle strategie più adeguate per proteggerla.

Da gennaio a dicembre 2020 l'ufficio camerale marchi e brevetti ha gestito e trasmesso telematicamente all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi 308 depositi di titoli di proprietà industriale, nonostante le difficoltà del lockdown. Parallelamente, Bergamo Sviluppo ha proposto un programma di assistenza e consulenza realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Bergamo, ma anche con consulenti accreditati.

Nel 2020 sono stati sette gli appuntamenti formativi in webinar, cui si sono aggiunte 15 giornate di incontro con i 66 inventori che richiedevano approfondimenti. In base a quanto emerso durante gli appuntamenti, sono state poi attivate 205 ore di assistenza specialistica con l’esecuzione di ricerche di anteriorità o la fornitura di assistenza in ambito tecnico-legale in favore di 13 imprese locali.

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