Impresa al servizio dell'ambiente

Anche un'azienda bergamasca in campo per la rinascita dei boschi distrutti da Vaia

La Angelo Carminati SNC della Val Brembilla aderisce all'iniziativa della startup omonima della tempesta che nel 2018 ha distrutto migliaia di ettari di boschi: per ogni amplificatore per smartphone venduto verrà piantato un nuovo albero

Anche un'azienda bergamasca in campo per la rinascita dei boschi distrutti da Vaia
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Le Dolomiti rinascono da un cubo di legno, un amplificatore per smartphone prodotto da artigiani del legno come il bergamasco Stefano Carminati, tra i primi ad aderire al progetto della startup Vaia, nata per rilanciare il territorio dopo che nell'ottobre 2018 la tempesta omonima aveva devastato i territori dolomitici, abbattendo ottocentomila alberi e danneggiando 42 mila ettari di bosco.

L'azienda è stata fondata da tre giovanissimi, Federico Stefani, Paolo Milan e Giuseppe Addamo, che volevano contribuire alla rinascita dei luoghi così duramente colpiti dal disastro naturale: il legno di ogni albero abbattuto dalla tempesta, infatti, viene recuperato e utilizzato per la produzione di questi amplificatori di design, con un'incisione nella parte superiore a ricordare la ferita subita da quelle terre. Per ogni articolo venduto, la startup pianterà un albero nelle realtà danneggiate dalla tempesta. I cubi , grazie all'adesione di molti piccoli rivenditori, sono già arrivati nelle province di Bergamo, Brescia, Sondrio e Mantova.

Tra le aziende che hanno aderito al progetto, la Angelo Carminati SNC, azienda specializzata nel settore della torneria del legno a Gerosa (in Val Brembilla), nella nostra provincia. «Sono rimasto subito colpito dal progetto di VAIA - ha dichiarato Stefano Carminati, tornitore e socio dell'azienda, a BergamoNews -. Con il mio lavoro vado a completare il ruolo di Giorgio Leonardelli, socio della startup e maestro artigiano di lungo corso, perché attraverso la tornitura manuale del legno di larice realizzo il cono centrale del Vaia Cube».

Il cubo è lavorato in maniera tale che il suono che esce dallo smartphone venga amplificato e il particolare processo di tornitura del cono centrale, da cui fuoriesce la musica, permette di ottenere un effetto finale sorprendente.

Un'unione tra passato e presente, tra antico sapere artigiano e moderna tecnologia che apre a un futuro per i luoghi montani e, al tempo stesso, offre la possibilità di rimarginare la ferita inflitta all'ambiente da un disastro naturale, con la rinascita degli alberi abbattuti.

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