L'esempio

I bergamaschi che fanno ridere sono pochi ma buoni (e ribelli)

I bergamaschi che fanno ridere sono pochi ma buoni (e ribelli)
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Da Genova, ma a dire il vero un po’ da tutta la Liguria, arrivano fior di comici di successo. L’umorismo caustico, ristretto tra i bricchi (cioè l’appennino come lo chiamano loro) e la riviera, cresce rigoglioso e pungente come le agavi. Ne ha forgiati tanti anche Milano, di cabarettisti, ma la metropoli fa sempre storia a sé. Della Romagna e del Sud Italia non parliamone neanche. Il bergamasco invece non nutre fama da sagoma, anche se le eccezioni, pure di un certo peso, ci sono.

 

 

Alice Mangione, in coppia con un comico di carriera come Gianmarco Pozzoli (che poi è anche suo marito: insieme sono The Pozzolis Family e si sono esibiti domenica pomeriggio al Creberg Teatro), fa parte di queste eccezioni. «Noi bergamaschi in genere abbiamo un umorismo tutto nostro - racconta divertita -, altrove fanno fatica a capirlo. Sono diventata un po’ cosmopolita, però, dopo essermi trasferita a Milano. Ho dovuto affinare accento e comicità». Papà Teo, noto conduttore di BergamoTv, è giustamente orgoglioso del successo della figlia. «Mi porta come un trofeo, anche se non è stato un percorso facile. Inizialmente non era proprio contento che facessi l’attrice. Mi diceva: “Ma perché non ti trovi un lavoro serio?”. È una comprensibile ansia di tutti i genitori di figli ribelli».

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