Bergamo-Treviglio, Giudici (Pd) a muso duro contro Arnoldi: «Inaccettabili ricatti e arroganze»
L'amministratore ha detto al Corriere che «i Comuni popolosi contano di più» e che per Pontirolo, passato al fronte del no, «cambieranno le compensazioni»

L'intervento di Gianantonio Arnoldi, amministratore delegato di Cal (Concessioni autostradali lombarde), sul Corriere Bergamo di oggi (18 aprile) rispetto alla Bergamo-Treviglio hanno provocato non poco disappunto nel Pd bergamasco, con il segretario Gabriele Giudici che non esita a definirle «dichiarazioni vergognose».
Le parole di Arnoldi
Nell'articolo, Arnoldi, parlando del "fronte del no" all'autostrada, ha detto che «il voto di ogni Comune è ponderato in base alla popolazione e in conferenza dei servizi non ci sono solo gli enti locali», alludendo al fatto che Dalmine e Treviglio, quelli con più cittadini, sono comunque favorevoli al progetto. Inoltre, rispetto al cambio d'idea di Pontirolo, passato tra le fila di chi si oppone all'opera, ha commentato: «Cambiano anche le condizioni che avevamo trattato con loro per le opere di compensazione. Vorrà dire che risparmieremo dei soldi».

Critiche all'amministratore di Cal
Delle affermazioni che non sono piaciute per niente a Giudici, che ha chiesto pubblicamente che Arnoldi venga richiamato per il suo atteggiamento: «Sono vergognose le dichiarazioni rilasciate da Arnoldi, amministratore di Cal. Offendono cittadini, sindaci e la forza di un intero territorio che ha avuto il coraggio di alzare la testa contro un progetto superato, inutile e costoso come l’autostrada Bergamo-Treviglio».
E ancora: «Dire che “Dalmine e Treviglio contano di più” è inaccettabile. Non esistono cittadini di serie A o di serie B. Ma ancora più grave è l’atteggiamento sprezzante verso i Comuni contrari o che hanno cambiato posizione. Siamo di fronte a una logica da “o con noi o contro di noi” che nulla ha a che fare con il rispetto istituzionale, con il dialogo democratico, con la gestione trasparente di una società pubblica».
«Non può intimorire chi non si allinea»

Il segretario dem provinciale, in particolare, ha lasciato intendere come la posizione dell'amministratore di Cal sembri non essere super partes, ma sbilanciata a favore delle imprese che hanno proposto l'autostrada: «Arnoldi non può permettersi di dividere i Comuni tra buoni e cattivi. Non può permettersi di fare il tifo per i privati e attaccare le amministrazioni locali che difendono il proprio territorio su mandato dei cittadini. Non può permettersi di usare il suo ruolo per intimidire chi non si allinea. Cal è una società partecipata con fondi pubblici, e proprio per questo ha il dovere di agire nell’interesse generale, con trasparenza, rispetto istituzionale e responsabilità verso tutti i cittadini, non solo verso quelli che si allineano alle sue scelte. È inaccettabile che una società pubblica diventi strumento di pressione politica invece che garante del bene comune».
Per Giudici, questa è «una battaglia che riguarda il futuro della pianura bergamasca, la qualità della vita, la tutela dell’ambiente, la coerenza con gli obiettivi climatici e la corretta pianificazione del territorio. E i sindaci che si sono espressi contro l’autostrada lo hanno fatto con coraggio, dati alla mano, esprimendo la voce della comunità».
«Regione Lombardia lo richiami»
Il Partito Democratico della provincia di Bergamo si dice al loro fianco, a prescindere dal colore politico: «Difendiamo chi dice no a un’autostrada figlia del passato, e sì a un’idea di mobilità sostenibile, investimenti sulle infrastrutture esistenti e salvaguardia del suolo agricolo. Chiediamo che Regione Lombardia intervenga immediatamente e che Arnoldi venga richiamato: chi guida una società pubblica non può comportarsi in questo modo. Se qualcuno pensa di spezzare la schiena a questo territorio, ha sbagliato strada».
Semplice è la via maestra per capire come stanno le cose, comprese le ispirate dichiarazioni alla Trump del sig. Arnoldi: segui il denaro!
Bisognerebbe fare firmare delle lettere di manleva ( bloccando beni di chi deciderà la costruzione), che se dopo 10)15 anni non diventerà un opera economicamente sostenibile ,i soldi verranno bloccati ,togliendo pure 2/3 della loro lensione
L' autostrada non s'ha da fare!!!! Non la vuole nessuno a parte gli addetti ai lavori e la banda bassotti. Le dichiarazioni del sig. Arnoldi sono vergognose
Ennesima colata di cemento della quale beneficeranno unicamente chi appalta il lavoro e chi approva i progetti. Che tristezza
SITE SICURI CHE I CITTADINI DI DALMINE E TREVIGLIO SONO FAVOREVOLI ALLA NUOVA TRATTA AUTOSTRADALE? ( IO NON LO SONO).