la polemica

Biblioteca di Colognola intitolata a Regeni, Ribolla: «Meglio trovare figure bergamasche»

Il parroco ha detto che i residenti non sono stati coinvolti e che Regeni «non è una figura che può andare bene a tutti». Alla levata di scudi dell'Amministrazione ha risposto il consigliere e parlamentare della Lega

Biblioteca di Colognola intitolata a Regeni, Ribolla: «Meglio trovare figure bergamasche»
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«Persone che avrebbero il diritto di essere ricordate nel nostro territorio vengono accantonate dall’amministrazione. Ad altre persone, certamente rispettabili ma senza riferimenti con la nostra città, vengono dedicate piazze o, come in questo caso, biblioteche senza nemmeno coinvolgere il quartiere di riferimento».

Il no del parroco di Colognola

Così il consigliere comunale e parlamentare della Lega Alberto Ribolla interviene nel mezzo della polemica nata dalle dichiarazioni rese a Corriere Bergamo dal parroco di Colognola, don Francesco Poli, in merito all’intitolazione della biblioteca del quartiere a Giulio Regeni. Nello specifico, a scatenare un terremoto in seno alla politica cittadina è stata la considerazione del sacerdote, secondo il quale «Regeni non è una figura che può andare bene a tutti. È un personaggio, diciamo così, che ha purtroppo avuto la disgrazia di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma sappiamo che dietro c’è una questione non ancora chiusa, a livello nazionale e internazionale».

Alberto Ribolla

«Parole aberranti»

Parole che l’assessore ai Lavori pubblici di Bergamo, Marco Brembilla, ha definito «aberranti», ma che nella sostanza vengono difese dal consigliere d’opposizione leghista. «Lo scorso luglio alcuni partiti della maggioranza hanno presentato un ordine del giorno in consiglio comunale per intitolare a Giulio Regeni un luogo della città - spiega Ribolla -. Come avevo già espresso durante il consiglio, pur rispettando la figura di Regeni e pur chiedendo con fermezza giustizia, a tal proposito anche la Camera ha istituito un’apposita commissione, ritengo inopportuno intitolargli la biblioteca di Colognola».

Ribolla: «Andavano sentiti i residenti»

Secondo il parroco sarebbe stato opportuno discutere di questa scelta politica con i residenti di Colognola, rimasti perplessi di leggere sui giornali l’avvenuta decisione. «Cosa sbagliatissima – rincara Alberto Ribolla -. Ennesima dimostrazione del coinvolgimento solo a parole dei cittadini da parte di questa amministrazione. Ennesima dimostrazione del fallimento delle reti sociali volute dall’assessore Angeloni e dalla giunta Gori, che coinvolgono solo gli amici degli amici se neppure il parroco ne sapeva nulla».

«Perché non un bergamasco?»

Tuttavia, l’assessore alle Reti sociali e partecipazione, Giacomo Angeloni, ha spiegato di aver informato la rete sociale di Colognola a settembre, ben prima che Palazzo Frizzoni annunciasse l’intitolazione della biblioteca al dottorando dell’Università di Cambridge rapito, torturato e ucciso al Cairo nel 2016.

«Aggiungo che, forse, sarebbe necessario individuare figure che dimostrino di avere un collegamento con la città di Bergamo, a meno che siano personaggi particolarmente importanti – conclude il consigliere comunale del Carroccio -. L’amministrazione, invece, come nel caso del giornalista bergamasco Daniele Vimercati, conosciuto da tutti e molto noto sulle televisioni locali, paradossalmente ha bocciato la richiesta di intitolazione».

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