Quale nome?

Candidato sindaco di Bergamo: spunta il sondaggio che "inguaia" il centrodestra

Top secret l'identità di chi lo ha commissionato. Pezzotta resta in pole, ma se la rilevazione dovesse premiare un candidato di Forza Italia....

Candidato sindaco di Bergamo: spunta il sondaggio che "inguaia" il centrodestra
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di Wainer Preda

E alla fine deciderà (o quasi) un sondaggio. Quello che è stato commissionato a un prestigioso istituito di ricerca per stabilire chi sia l’aspirante di centrodestra più idoneo alla poltrona di sindaco di Bergamo.

Top secret il nome del committente. Ma secondo quanto trapelato, la rilevazione valuterà i quattro candidati finora in campo. Ovvero, i tre di Forza Italia Gianfranco Ceci, Carlo Saffioti e Alessandra Gallone, e Andrea Pezzotta, proposto da Fratelli d’Italia. L’indagine servirà a capire quale sia il candidato più noto fra i quattro, quello più gradito dall’elettorato e quello che, nel confronto con Elena Carnevali del centrosinistra, avrà le maggiori chances di successo.

I risultati dovrebbero arrivare la prossima settimana. Intanto, i vertici di Forza Italia Bergamo precisano che il sondaggio non è farina del loro sacco, ma un’iniziativa personale. Di chi, non è dato sapere. «Il partito non ha commissionato alcuna ricerca demoscopia - assicura il segretario provinciale azzurro Umberto Valois -, anche perché in questo momento le segreterie regionali stanno ancora ragionando sui candidati».

Anche il segretario provinciale della Lega Fabrizio Sala dice di non saperne nulla: «Non mi risulta che le segreterie del centrodestra abbiano commissionato sondaggi di alcun tipo. Da quanto ne so, c’era la possibilità che Forza Italia potesse fare un sondaggio fra i suoi, ma non a livello di coalizione. Anche perché l’orientamento mi sembra ormai molto definito sulla candidatura di Pezzotta, anche se l’ultima parola spetta al regionale».

Sarà anche a titolo personale, ma per le segreterie sarà difficile far finta che non esista. La mossa del sondaggio, da ovunque venga, è il tentativo di sparigliare le loro carte. Perché di fronte a dati certificati da un istituto di livello nazionale, decidere in maniera diversa da quella emersa dalla rilevazione demoscopica sarebbe un azzardo.

Le segreterie provinciali hanno sempre affermato - testuale - che l’obbiettivo della coalizione «è presentare il candidato con le maggiori possibilità di successo, al di là dalla casacca». Ebbene, ora (...)

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