“Mai più fascismi”

Dopo l'assalto alla Cgil di Roma, Gori in visita alla sede di Bergamo: «Segnale di vicinanza»

Il primo cittadino ha voluto esprimere vicinanza. Domani, 16 ottobre, la manifestazione contro i fascismi a Roma: in 200 da Bergamo

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“Mai più fascismi”. È lo slogan attorno a cui si riuniranno domani (sabato 16 ottobre) a Roma, in piazza San Giovanni, lavoratori e sindacalisti in arrivo da tutt’Italia. Una manifestazione annunciata subito dopo l’attacco alla sede nazionale della Cgil di sabato scorso, devastata da gruppi neofascisti, militanti di Forza Nuova, fanatici no-vax e anche ex appartenenti ai Nuclei armati rivoluzionari, organizzazione terroristica italiana d’ispirazione neofascista.

Da Bergamo, alla volta della Capitale, partiranno circa 200 persone a bordo di quattro autobus messi a disposizione dalla Cgil provinciale, ma anche in treno, mezzo scelto da una delegazione di pensionati dello Spi. Per manifestare la propria vicinanza dopo i fatti di Roma, alla vigilia della partenza di molti sindacalisti, questa mattina (venerdì 15 ottobre) il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha visitato la sede della Cgil provinciale.

«Credo che sia un momento in cui istituzioni e rappresentanze si mantengano unite soprattutto nel momento in cui riemerge una minaccia che, non a caso, si rivolge contro la rappresentanza dei lavoratori – ha detto Gori -. Durante il fascismo i sindacati sono stati cancellati e non è un caso a mio parere che lo scontro si ricollochi sulla frontiera del lavoro, parte fondamentale dell’impianto democratico».

E in merito ai gruppi che hanno assaltato la sede romana il sindaco li ha definiti «una minoranza che ha buon gioco nell’infiltrarsi, nel cavalcare una protesta che coinvolge anche cittadini che fascisti non sono e che per le ragioni più diverse, a me incomprensibili, oggi risultano riluttanti a questo tipo di disciplina, per noi invece spontanea, a tutela della salute pubblica».

Quella di domani nella Capitale sarà «una grande manifestazione nazionale e antifascista, per il lavoro e la democrazia - hanno dichiarato i leader delle tre confederazioni sindacali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pier Paolo Bombardieri -. L’assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil è un attacco a tutto il sindacato confederale italiano, al mondo del lavoro e alla nostra democrazia. Chiediamo che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nelle condizioni di non nuocere, sciogliendole per legge».

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