lo scontro

Fontana e Moratti non riferiscono in Aula sulla campagna anti-Covid, opposizioni furiose

Le minoranze avevano già chiesto settimana scorsa una seduta urgente per discutere dei disservizi di Aria Spa e del piano vaccinale. Il presidente e la sua vice non si sono presentati, ufficialmente per «impegni istituzionali»

Fontana e Moratti non riferiscono in Aula sulla campagna anti-Covid, opposizioni furiose
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Dopo il caos generato dalle mancate convocazioni degli over 80 lombardi in attesa del vaccino anti-Covid e l’azzeramento del Consiglio di amministrazione di Aria Spa, oggi (martedì 30 marzo) le opposizioni in Consiglio regionale attendevano risposte dal presidente Attilio Fontana e dall’assessore al Welfare Letizia Moratti. Rassicurazioni che, però, non sono arrivate, visto che sia Fontana sia Moratti non si sono fatti vedere in Aula.

Assenze giustificate per motivi istituzionali secondo il presidente del Consiglio Alessandro Fermi, che ha spostato a dopo Pasqua la data in cui il governatore lombardo interverrà al Pirellone in merito al piano vaccinale.

Diametralmente opposto il parere dei consiglieri di minoranza, per i quali questa sarebbe l’ennesima fuga dei vertici regionali davanti alle proprie responsabilità, oltre che l’ennesimo schiaffo a istituzioni e lombardi.

«Fontana e Moratti scappano»

Sette giorni fa, i gruppi di minoranza avevano già chiesto la convocazione urgente del Consiglio regionale per martedì scorso (23 marzo). Richiesta negata con la promessa che oggi Fontana e Moratti si sarebbero presentati per aggiornare il Consiglio in merito al piano vaccinale.

«Appaiono durante le conferenze stampa e scompaiono di fronte all’Aula che rappresenta i cittadini - attacca il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Massimo De Rosa -. Attilio Fontana e Letizia Moratti nemmeno oggi hanno avuto la correttezza di informare il consiglio regionale. Ormai lo schema è chiaro: rinviare ogni discussione, finché tutto non sarà lasciato alle spalle. È inaccettabile, vogliamo risposte ora».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere bergamasco di Azione Niccolò Carretta, che ha sottolineato come Ragione Lombardia non sia «la casa della Lega. Nessuno si paleserà per spiegarci cosa sta succedendo in Aria spa e quali saranno i prossimi passi della campagna vaccinale. Le istituzioni sono di tutti e vanno rispettate. Questo centrodestra va mandato a casa per il solo modo con cui le tratta».

La promessa (non mantenuta?) di convocare tutti gli anziani

Ieri l’assessore Moratti aveva garantito l’invio di 115 mila sms e l’esecuzione di 50 mila telefonate per fissare l’appuntamento per la prima vaccinazione a tutti gli over80 ancora in attesa. Promessa che però pare non essere stata mantenuta e, per le minoranze, ennesima ragione d’imbarazzo che avrebbe spinto Fontana e Moratti a sfuggire il confronto con l’Aula.

La consigliera Elisabetta Strada, di Lombardi Civici Europeisti, ha spiegato di aver ricevuto almeno 300 telefonate di ultraottantenni che non sono ancora avvisati. «Propongo di diventare noi (parlando a nome di tutte le opposizioni ndr) volontari per la Regione, mettendoci a fare le telefonate per avvisare e dare gli appuntamenti a tutti gli over80». Le minoranze nell’occasione hanno esposto cartelli con la scritta “Volontari”.

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