Gara per la segreteria

Gli iscritti bergamaschi del Pd scelgono Bonaccini, ma Schlein è ancora in corsa

Domenica 26 febbraio le primarie nazionali, aperte a tutti. I sostenitori di Elly credono ancora nel colpaccio. Si vota ai gazebo

Gli iscritti bergamaschi del Pd scelgono Bonaccini, ma Schlein è ancora in corsa
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di Wainer Preda

Gli iscritti al Pd bergamasco hanno già deciso. Per loro, il nuovo segretario nazionale deve essere Stefano Bonaccini. Solo che il verdetto non spetta esclusivamente ai dem orobici, anzi. Le primarie nazionali che si terranno domenica 26 febbraio, quelle davvero decisive, saranno aperte a chiunque voglia votare. E dunque la partita fra il suddetto e Elly Schlein è, di fatto, ancora aperta.

Gli iscritti scelgono Bonaccini

Intanto, alle elezioni che si sono tenute domenica scorsa negli 85 circoli del Partito Democratico in Bergamasca sono andati a votare in 1300 (1368 per la precisione). Gli iscritti al Pd nella nostra provincia sono in tutto duemila, di cui un migliaio politicamente attivi, su un territorio da un milione e 100mila persone.

Ebbene, la maggior parte dei dem “bergamaschi” ha votato per Bonaccini. Il governatore ha incassato 690 voti (pari a circa il 50 per cento). Elly Schlein si è fermata a 522 voti (38 per cento). Molto più distanti gli altri due candidati. Gianni Cuperlo supera di poco il 6 per cento, Paola De Micheli (che si era detta «la sorpresa del partito») fatica ad arrivare al 5 per cento (e forse la sorpresa era questa).

La distanza, tutto sommato esigua in termini assoluti (fra Bonaccini e Schlein ci sono meno di 170 voti), non fa dormire sonni tranquilli al governatore. Anche perché a Bergamo città, per esempio, l’ex seguace di Pippo Civati accorcia le distanze, arrivando a sedici voti di distacco (94 a 78). “Too close to call”, direbbero gli americani. “Troppo vicini” per una previsione affidabile.

I sostenitori di Elly credono nel colpaccio. «I numeri di questa prima fase dicono un cosa semplice, chiara e molto bella: possiamo vince le primarie», spiega il coordinatore della campagna congressuale della Schlein, Matteo Rossi, già presidente della Provincia di Bergamo.

Chi sta con chi

In termini politici, la battaglia, in sostanza, è fra il centro e la sinistra del partito (...)

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