il monitoraggio

La Lombardia resta in zona gialla per un pelo: indice Rt a 0.97 (a 1 si diventa arancioni)

L'indice Rt nazionale è aumentato da 0.84 a 0.95. La variante inglese in Lombardia accertata nel 30 per cento dei tamponi positivi al Covid

La Lombardia resta in zona gialla per un pelo: indice Rt a 0.97 (a 1 si diventa arancioni)
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«Anche questa settimana la Lombardia è stata confermata in fascia gialla». Ad annunciarlo, con non poca soddisfazione, è il presidente Attilio Fontana, dopo aver ricevuto la classificazione settimanale da parte della Cabina di regia del Ministero della Salute. «È una buona notizia, per tutti – aggiunge -, che ci deve spingere a guardare con fiducia al futuro, ma anche ad agire con grande senso di responsabilità per evitare che ogni sforzo venga vanificato».

Nonostante la Lombardia resti in zona gialla da alcuni giorni i numeri dei contagi sono in aumento, anche nella Bergamasca, e il timore legato alla diffusione delle varianti è sempre maggiore. A Trescore i casi di variante inglese accertati sono 15, mentre ad Arcene il sindaco ha chiuso le scuole medie e le quinte elementari in via precauzionale fino a data da destinarsi.

Le varianti

Secondo l’ultimo monitoraggio effettuato, l’indice di contagio Rt è salito, a livello nazionale, dal valore di 0.84 a quello di 0.95. Quello della Lombardia si assesta a 0.97. «Purtroppo le varianti sono presenti in Lombardia con una percentuale pari al 30 per cento riscontrata nei tamponi positivi – specifica la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti -. Una percentuale che nelle prossime settimane potrebbe arrivare tra il 60 e l’80 per cento, esattamente come sta accadendo in altri Paesi».

«Tale circostanza non deve allarmare i cittadini - prosegue Letizia Moratti - poiché le consolidate abitudini di prevenzione e protezione anti-Covid risultano sempre efficaci. Utilizzo della mascherina, distanziamento sociale, igienizzare spesso le mani, sono comportamenti ancora raccomandati, da osservare scrupolosamente per prevenire il contagio».

La campagna vaccinale

L’obiettivo delle autorità sanitarie è di riuscire a proseguire il programma di vaccinazioni restando nei tempi previsti (distribuzione delle dosi ed eventuali disguidi logistici permettendo). «Ogni tipo di vaccino, Pfizer, Moderna e AstraZeneca, risulta valido – spiega Moratti -. Più rapida sarà la somministrazione al maggior numero di persone e più alto sarà il grado di protezione della popolazione, per questo sarà fondamentale vaccinarsi appena la struttura del commissario Domenico Arcuri metterà a disposizione i sieri».

«Nel frattempo invitiamo i cittadini a rivolgersi al proprio medico di famiglia o al pediatra in caso di dubbio di contagio, per effettuare il tampone e per avere consigli e indicazioni – conclude Letizia Moratti -. Ogni Ats territoriale ha già attivo un punto informativo sia per rispondere a quesiti, sia per le segnalazioni. Non dobbiamo abbassare la guardia, anzi è questo il momento per prestare la massima attenzione, evitando ogni comportamento a rischio».

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