Elezioni del 18 dicembre

Provinciali, Lega e Fratelli d'Italia nello stesso listone. Ma più che un'intesa pare una sfida

Il Carroccio alleato col Pd ha varato una lista civica di centrodestra. I centristi non ci stanno, la destra ha poche alternative

Provinciali, Lega e Fratelli d'Italia nello stesso listone. Ma più che un'intesa pare una sfida
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di Wainer Preda

Alleati, ma non troppo. Più che un’intesa rischia di diventare una sfida quella che vede la Lega e Fratelli d’Italia convergere nella stessa lista alle prossime elezioni provinciali di dicembre. Al momento, che i due partiti confluiscano nella medesima lista - il famoso listone “civico” di centrodestra, di cui PrimaBergamo vi parla da oltre due settimane -, è ancora un’ipotesi. Più che realistica, a dire il vero. Ma con diversi nodi tuttora da sciogliere. Di certo entro lunedì, quando si cominceranno a raccogliere le firme per la presentazione.

Che Lega e Fratelli d’Italia a Bergamo si “annusino” poco, è cosa nota. Tant'è che la prima scelta del Carroccio per la Provincia è stata un’alleanza col Pd. Solo che il Partito Democratico ha nicchiato. Il candidato dei dem, Pasquale Gandolfi ha fatto sapere ai leghisti che preferirebbe una coalizione più allargata. Non solo col Carroccio, ma modello Draghi, per intenderci. La Lega allora, per rendere le cose più digeribili alla sua base, venire incontro al Pd e far man bassa di nomine nelle partecipate della Provincia, si è inventata il listone “civico”. Ricevendo il benservito dai centristi, già impegnati con Forza Italia, e tutt'altro che propensi a fare la ruota di scorta gratis. E trovando in Fratelli d’Italia l’unico interlocutore possibile, per allargare.

Solo che i leghisti non vogliono farsi gabbare. L’ultima volta in cui hanno dato ospitalità alla destra nella loro lista provinciale, finì che il candidato Demis Todeschini incassò tremila punti, portando via un seggio al Carroccio. Stavolta non hanno nessuna voglia di farsi “scippare” seggi da FdI. Quindi tutti i punti in arrivo della base leghista - circa ventiduemila, da 400 consiglieri comunali - saranno indirizzati solo e unicamente sui sei candidati del Carroccio. Un modo netto, anche se indiretto, anche per sfidare “l’alleato” a raccogliere da solo i quattromila punti che servono per ogni seggio.

Fratelli d’Italia, dal canto suo, metterà nel listone tre candidati: Todeschini, Colletta e Seghezzi (gli ultimi due, uomini di Paolo Franco), rischiando la dispersione dei voti (...).

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