Giornata della lingua madre

Cinese, arabo e wolof: alle elementari di Gandino lezioni in lingua con genitori stranieri

Poesie, filastrocche e traduzioni simultanee: le lingue degli immigrati proposte in classe dalle mamme, fra curiosità, sorrisi e voglia di pace

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di Giambattista Gherardi

Dal 1999, il 21 febbraio di ogni anno si celebra nel mondo la Giornata Internazionale della Lingua Madre, istituita dall’Unesco. L’Istituto Comprensivo di Gandino, guidato dalla dirigente Rita Micco, ha sottolineato l’importanza del significato di questa ricorrenza con un’attività didattica che ieri (giovedì 16 febbraio) ha coinvolto gli alunni della scuola primaria, unitamente a diversi genitori di origine straniera e ai rappresentanti della Consulta Multiculturale ufficializzata dal Comune lo scorso dicembre, a seguito di specifiche elezioni indette per rinnovare la precedente Consulta degli Stranieri, istituita sin dal 2004.

All’insegna dello slogan “Tutte e lingue sono ponti”, le diverse classi hanno approfondito i concetti base in lingua wolof (lavorando a una filastrocca), cinese (lettura e traduzione di una poesia), albanese (poesia e scrittura alla lavagna con lavoro su testo originale), arabo-marocchino (struttura e scrittura di una frase) e ucraino (lettura e traduzione di una poesia sulla pace, con creazione di un segnalibro a tema).

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«Le lingue madri - sottolinea la docente Laura Pezzotta, che ha seguito il lavoro e che è anche assessore comunale - sono ponti di conoscenza, comprensione e dialogo tra culture. Permettono di esplorare spazi sociali, idee, visioni del mondo, storie, usi e tradizioni diversi dalle proprie. Se nel lavoro quotidiano in classe riconosciamo e valorizziamo le lingue madri, vengono di conseguenza stimolati la curiosità, l’interesse, il desiderio di esplorarle e conoscerle, aiutando così gli studenti ad aprire la mente, a essere sensibili e accoglienti verso la diversità culturale, a farsi ponte verso gli altri».

La nuova Consulta Multiculturale istituita a Gandino punta sulla «valorizzazione dell'interscambio culturale, sicuro fondamento per una società sana, curiosa, attenta al cambiamento, consapevolmente inserita in un mondo che non consente di chiudersi tra i confini limitanti di una visione univoca». Ne fanno parte Ndong Wally (Senegal, presidente), Roshkulets Yana (Ucraina, vicepresidente), Fattouh Tamer M.M.A. (Egitto), Lamhanchi Abdessamad (Marocco, incaricato dei rapporti con il territorio), Mbow Fatou Charlotte (Senegal) e Zhng Yu (Cina). Tuin Malhas (Turchia) esercita le funzioni di segretario e supportano l’attività anche Jean Marie Mendy (Senegal) e Marcel Bampoki (Senegal).

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