L'escursione consigliata

I monti Aralalta e Baciamorti, maestose vette della "Svizzera bergamasca"

In Val Taleggio, la bellezza dell'autunno e dell'inizio dell'inverno è amplificata dalle baite e dai casolari che la punteggiano

I monti Aralalta e Baciamorti, maestose vette della "Svizzera bergamasca"
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di Angelo Corna

La prima neve è tornata a lambire le montagne bergamasche. Sulle vette più alte, il bianco mantello ha fatto capolino, regalandoci un assaggio dell’inverno. Alle quote più basse possiamo invece assaporare il tepore dell’autunno: il verde, il giallo e il rosso dipingono ancora boschi e vallate offrendo, spesso con pochi sforzi, scorci caratteristici e unici. In Val Taleggio, questa bellezza viene amplificata dalle baite e dai casolari che la punteggiano: nei secoli, gli abitanti non hanno deturpato il paesaggio naturale, lasciando intatto un gioiello che nel tempo si è guadagnato il nomignolo di "Svizzera bergamasca".

La nostra escursione si snoda dalla frazione Capo Foppa di Pizzino, nel cuore di questa piccola valle. Il segnavia Cai 120 risale inizialmente nel bosco, fino a raggiungere un alpeggio con bella vista sul Resegone. Sempre con facile percorso si guadagna, dopo circa un’ora di cammino, l'altipiano dove è posto il rifugio Angelo Gherardi (metri 1651). Impossibile non concedersi una pausa. Oltre al panorama e alla facile accessibilità, ci attendono i tipici manicaretti orobici; questo rende il luogo perfetto per famiglie e bambini, ma anche per chi muove i suoi primi passi in montagna.

1 - Il rifugio Gherardi
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Il rifugio Gherardi

2 - Nel bosco
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3 - La cresta tra Aralalta e Baciamorti
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5 - Madonnina in Vetta al Baciamorti
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6 - Panorami
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9 - L'ex rifugio Cesare Battisti
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L'ex rifugio Cesare Battisti

La Capanna Gherardi fu costruita su iniziativa della Sottosezione del Cai di Zogno nell’estate del 1980: con questa opera il gruppo volle onorare la memoria del socio Angelo Gherardi, esperto scialpinista morto accidentalmente durante un'ascensione invernale al Corno Stella. Il lavoro proseguì per parecchi anni e fu compiuto anche grazie all’apporto dei tanti soci. L’inaugurazione avvenne il 21 giugno 1987.

Poco lontano possiamo osservare le sagome dei monti Aralalta e Baciamorti. La maestosità di queste vette è ben visibile dal versante settentrionale, che offre selvagge rocce e canaloni che piombano sulla Val Stabina e Ornica, paesino allo sbocco della Valle Salmurano. Il nostro percorso si snoda però lungo il versante sud, ed è invece caratterizzato da ampi ripiani pascolivi, punteggiato da numerose baite e antichi cascinali…

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