Quanti ricordi...

Il mito dell'introvabile figurina nerazzurra di Pizzaballa, che ora è finita all'asta

Nell'album della stagione '63/'64, quella del portiere dell'Atalanta era introvabile. Il 12 maggio sarà messa all'asta da Bolaffi. Base: 200 euro

Il mito dell'introvabile figurina nerazzurra di Pizzaballa, che ora è finita all'asta
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Lo ha ricordato anche mister Gasperini ieri sera (21 aprile), ospite al Daste in occasione della presentazione dell'ultimo libro del giornalista della Gazzetta Luigi Garlando, intitolato L'album dei sogni e dedicato alla storia della famiglia Panini: negli Anni Sessanta, le figurine non erano soltanto un passatempo, ma una vera e propria religione laica. Erano un gioco, ma anche un rituale. Una cosa importante. E sebbene negli anni quella ritualità si sia un po' persa, le figurine restano un elemento iconico per tantissime persone e numerose generazioni.

Non stupisce, dunque, che la casa di aste Bolaffi abbia deciso di lanciare la prima asta certificata di figurine in Italia. Si terrà, in versione live sul loro sito, il prossimo 12 maggio e sarà composta da ben 224 lotti. Si tratta di figurine "sciolte", ovvero non attaccate e poi staccate da un album, caratterizzate da elementi di rarità unici. Il pezzo più ricercato dell'intera asta è una figurina di Roberto Baggio del 1985 che fu stampata in versione sbagliata: pubblicata in coppia con la figurina di Paolo Monelli, gli stampatori invertirono i due nomi. Si tratta del lotto 95 e la base d'asta sarà di ben mille euro.

E in questo grande evento, ci sarà anche un bel tocco... atalantino-bergamasco. Dietro alla figurina "sbagliata" di Baggio, infatti, un'altra di quelle calcistiche che saranno battute all'asta da Bolaffi e che sarà una delle più richieste è la mitica (o mitologica) figurina di Pier Luigi Pizzaballa della stagione 1963-1964 (lotto 56). All'epoca, quella del portiere dell'Atalanta era la figurina numero 1 di tutto l'album ed era talmente introvabile che Pizzaballa, nonostante una signor carriera, soprattutto in nerazzurro, è passato alla storia più per la sua "carriera" da figurina che da portiere. Cosa che, comprensibilmente, all'ex giocatore non è mai andata troppo giù («Non sono stato soltanto una figurina», ha detto in diverse occasioni, seppur con il sorriso).

Pizzaballa a una Festa della Dea

Fatto sta che il suo nome, per una generazione intera, è sempre stato seguito da una domanda: ma tu ce l'hai? E la risposta era quasi sempre la stessa: no. Soltanto tempo dopo fu rivelato il motivo di quel mistero: il giorno in cui il fotografo andò al centro sportivo dell'Atalanta per fotografare i giocatori per le figurine, Pizzaballa non c'era perché infortunato. Le prime stampe (quelle più corpose), dunque, non presentavano la figurina del portierone nerazzurro. Soltanto due mesi dopo circa l'uscita dell'album, con le successive ristampe, comparve il volte di Pizzaballa nei pacchetti. Quando però molti appassionati avevano già quasi completato i propri album. Con l'unico buco della figurina numero 1. Un buco che oggi, grazie all'asta della Bolaffi, potrebbe essere colmato, seppur a caro prezzo.

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