Almeno quindici sacerdoti morti: addio anche a mons. Francesco Perico
Un elenco lunghissimo, il dolore di tante comunità. Mons. Perico aveva 91 anni e risiedeva alla Fondazione Piccinelli di Scanzorosciate. Per vent'anni fu attivo alla Celadina, poi parroco a Pradalunga
La pandemia di coronavirus sta colpendo pesantemente i sacerdoti della Diocesi. L’età media del clero locale sicuramente elevata e le necessità pastorali che hanno esposto ed espongono i sacerdoti a occasioni di contagio sono elementi che concorrono ad un bilancio particolarmente pesante. Nelle ultime settimane se ne sono andati don Remo Luiselli, don Gaetano Burini, don Giuseppe Berardelli, mons. Achille Belotti, mons. Tarcisio Ferrari, don Mariano Carrara, don Tarcisio Casali, don Silvano Sirtoli, don Giancarlo Nava, padre Giosuè Torquati, don Umberto Tombini, padre Remo Rota, padre Agazzi, don Gian Pietro Paganessi.
A questo triste elenco si è aggiunto mercoledì 18 marzo anche mons. Francesco Perico, parroco emerito di Pradalunga. Nato nel 1928 a Villa d’Almè, era stato ordinato nel 1954. Dopo cinque anni di servizio quale coadiutore a Grumello del Piano, per 20 anni era stato alla Celadina. Nel 1979 fu nominato parroco di Pradalunga, dove rimase fino al 2003. Per i successivi nove anni ha vissuto a Locate e nel 2009 è stato nominato Canonico Onorario del Capitolo della Cattedrale di Bergamo, divenendo Monsignore. Dal 2012 risiedeva presso la Fondazione Piccinelli a Scanzorosciate.