Basta polemiche!

Tra medici e Ats provano a mediare i farmacisti: «Prima c'è la tutela della salute dei cittadini»

Federfarma e Ordine dei farmacisti della Provincia di Bergamo chiedono che siano messi da parte gli attriti e si riapra il tavolo per lo studio di un piano anti-Covid autunnale

Tra medici e Ats provano a mediare i farmacisti: «Prima c'è la tutela della salute dei cittadini»
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Non si placa la polemica tra Ordine dei medici e Ats Bergamo. Peccato che, di mezzo, ci siano i cittadini. O meglio, la loro salute, dato che il campo di battaglia s'è trasferito dalla "politica" (la nomina a capo del Dipartimento Cura Primarie dell'Agenzia del dott. Moretti, sostenuta dai medici ma non voluta, per ora, da Ats) al tavolo per la redazione di un pianto anti-Covid autunnale. Quest'ultimo è una sorta di task force (parola tanto di moda di questi tempi) ideata da Ats per studiare il modo migliore di contrastare una possibile seconda ondata del virus in autunno attraverso il confronto con tutte le realtà sanitarie del territorio. L'Ordine dei medici, però, ha abbandonato il tavolo come segno di protesta con l'Agenzia, bloccando così di fatto i lavori.

Dopo che ieri (6 luglio) Ats ha proposto una tregua che l'Ordine dei medici ha rispedito al mittente, nel diatriba si è inserita oggi la voce di Ferderfarma e dell'Ordine dei farmacisti di Bergamo. Le due associazioni, senza prendere una posizione nel merito, chiedono che siano messi da parte gli attriti almeno per il momento, così che si possa navigare tutti nella stessa direzione. Le due associazioni, infatti, si dicono certe «dell’utilità di un progetto che dalla dura esperienza di questi ultimi mesi può trarre la capacità di organizzare oggi reti di intervento pronte ad un eventuale ritorno di emergenze».

Insomma, sembra che le realtà territoriali che rappresentano i farmacisti, in questo caso, si schierino con Ats, chiedendo all'Ordine dei medici di accettare il confronto per un bene superiore e di tutti. «L’invito - prosegue il comunicato congiunto di Federfarma e Ordine dei farmacisti - è quindi quello di incoraggiare la discussione nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ogni soggetto anche, se necessario, ripartendo dai modi e dai tempi, senza però far venir meno il valore superiore della tutela della salute dei cittadini». La speranza è che questa "mediazione" porti i suoi frutti.

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