La risposta all'interpellanza

Il nuovo volto della Malpensata: un palazzetto polifunzionale e una ludoteca al posto del Gate

A descrivere l'attività messa in atto da Palazzo Frizzoni nel quartiere è stato il vicesindaco Sergio Gandi. Nel 2019 garantito un presidio del territorio per circa quattromila ore

Il nuovo volto della Malpensata: un palazzetto polifunzionale e una ludoteca al posto del Gate
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La Malpensata è pronta a cambiare nuovamente volto. Dopo la realizzazione del parco, della rotatoria, del parcheggio al gasometro, lo spostamento del mercato e la demolizione dell’ex palaghiaccio, a breve partirà anche il cantiere per la costruzione del palazzetto polifunzionale proprio al posto dell’ex palaghiaccio.

Gli assessori Loredana Poli e Marzia Marchesi nel corso dell’assemblea convocata dalla Rete Sociale lo scorso 22 gennaio, hanno illustrato i profili del futuro ampliamento del parco annunciando la trasformazione dell’ex centro giovanile Gate in una nuova ludoteca. «La gestione del Gate a opera della cooperativa Emperia si è concluso e gli assessori coinvolti stanno esaminando le diverse opzioni riguardanti quale sia la vocazione più idonea da attribuire alla struttura ed al parco stesso - ha spiegato il vicesindaco Sergio Gandi rispondendo ad un’interpellanza -. Senza dubbio, anche in virtù delle attrezzature presenti, i bambini (con i loro genitori) nell’area giochi dedicata e i giovani nell’area parkour siano realtà effettive».

L’ampliamento del servizio è stato previsto nel bilancio all’interno del budget dedicato ai servizi per le famiglie e la collocazione della ludoteca nell’area verde è in linea con i progetti educativi già consolidati nei parchi Locatelli e Turani. Tra l'altro, i mediatori culturali della Cooperativa Ruah ingaggiati nell’ambito dei servizi a suo tempo finanziati dal Bando Periferie hanno effettuato un’analisi sulle frequentazioni e sulle modalità di utilizzo dell’area, fornendo agli operatori ed all’Amministrazione importanti indicazioni. Inoltre, a fine maggio è stato stipulato un Patto di collaborazione con l’associazione QUXQU che prevede l’apertura del parco, a opera dei volontari, in orari specifici, ai soli bambini e agli adulti che li accompagnano.

Il vicesindaco Gandi si è poi soffermato in merito alle azioni messe in campo dall’Amministrazione comunale riguardanti, in particolare, il presidio del quartiere. La relazione mostra come nel 2019 siano state 2.887 le ore di controllo attuate dalla Polizia locale (circa 7,9 ogni giorno) alle quali si aggiungono le oltre mille delle guardie giurate Fidelitas. Interventi che hanno riguardato anche gli esercizi commerciali presenti nella zona. In particolare nel parco (dall’1 gennaio al 31 dicembre 2019) sono stati 870 i presidi attuati, per un totale di 1.798 ore, e fino al momento in cui l’area verde non è stato chiusa in occasione del lockdown la Polizia Locale ha effettuato pressoché tutti i giorni un’ora di pattugliamento tra le 16 e le 19.30, assistendo i gestori del Gate durante le fasi di chiusura del locale.

Infine, in collaborazione con il personale della Questura, sono stati eseguiti numerosi servizi coordinati sia nel parco della Malpensata, sia nelle zone limitrofe alle vie Zanica, Furietti e Bonomelli. Operazioni che hanno consentito di identificare cittadini stranieri irregolari, di contrastare fenomeni di microcriminalità, di spaccio o di disturbo della quiete pubblica, di verificare il rispetto da parte delle attività commerciali delle norme per il contenimento della diffusione del Covid-19 e di rilevare eventuali violazioni dei regolamenti comunali o del codice della strada.

«Plurimi settori dell’Amministrazione si adoperano quotidianamente per garantire la vivibilità del parco - conclude Gandi -. L’area non presenta solo criticità, essendo un luogo frequentato anche da bambini, famiglie e cittadini del quartiere. Dipingerlo unicamente come luogo di degrado odi disordine, oltre che dare una raffigurazione non obiettiva, non è utile a individuare gli interventi più opportuni per risolvere la situazione. Il parco è tutt’altro che “fuori controllo”, ma rientra, anzi, tra i luoghi più controllati della città. Questo non significa che non sono presenti criticità, anche serie, che richiedono attenzione costante e scelte adeguate per il futuro».

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