Dopo i disagi

Gastroenteriti da norovirus in Valle Imagna, i sindaci chiedono l'azzeramento in bolletta

Abitanti costretti per quasi un mese a bollire l'acqua prima del consumo: i sindaci di Almenno San Bartolomeo e Roncola hanno avanzato la richiesta a Uniacque

Gastroenteriti da norovirus in Valle Imagna, i sindaci chiedono l'azzeramento in bolletta
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Prima sono iniziati i malesseri. Poi sono arrivate le segnalazioni, le prime rassicurazioni e infine le limitazioni all'acqua potabile: nell'ultimo mese, i paesi valdimagnini di Roncola e Almenno San Bartolomeo hanno dovuto fare i conti con un norovirus, rilevato in alcuni di acqua prelevati a Roncola.

Ora la situazione sta tornando man mano alla normalità e in entrambi i Comuni è stato revocato il divieto cautelativo di usare l'acqua corrente per uso umano. L'unica limitazione resta alla casetta dell'acqua in viale Europa Unita di Almenno San Bartolomeo.

La mancanza di acqua potabile ha, ovviamente, portato alcuni disagi a chi abita nei due paesi, che si sono visti costretti a bollire l'acqua per quasi un intero mese prima di utilizzarla a consumo umano. Per questo motivo i sindaci Alessandro Frigeni (Almenno) e Marcellino Rota (Roncola), hanno deciso di chiedere a Uniacque una «significativa agevolazione economica», consistente nell'azzeramento della bolletta per tutte le utenze presenti sui territori nel periodo di durata delle limitazioni, indicato dal 10 al 24 giugno.

«Si auspica inoltre - si legge nella nota inviata dal primo cittadino Alessandro Frigeni - che, a seguito di quanto accaduto, Uniacque adotti fin da subito tutte le misure preventive necessarie affinché non si ripetano più in futuro episodi simili». Uniacque, come riporta L'Eco di Bergamo, ha replicato dichiarando di aver «preso atto della richiesta del sindaco di Almenno San Bartolomeo e risponderà nei termini dovuti». Sottolineando, inoltre, di non avere ancora ricevuto la richiesta da parte del sindaco di Roncola.

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