un'altra estate

L'Ostello di Monterosso verrà (forse) venduto: la Provincia non ha soldi per i lavori

In questa condizione dall'ottobre 2022, ancora non c'è l'accordo tra gestore e proprietario (via Tasso) per gli interventi necessari. E così...

L'Ostello di Monterosso verrà (forse) venduto: la Provincia non ha soldi per i lavori
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Chiuso nell'ottobre 2022, lo avrebbero dovuto riaprire nel 2023, ma a giugno dello scorso anno, nel 2024, era ormai evidente che la promessa non era stata mantenuta e che la riapertura non era neanche all'orizzonte. Si era parlato quindi di estate 2025, ma è ormai chiaro che neanche questa sarà la stagione buona per l'Ostello di Monterosso, a Bergamo.

Non è stato infatti trovano ancora l'accordo sui lavori di manutenzione necessari a garantire l'agibilità della struttura tra il gestore, la Central Hostel Bergamo, e la proprietà, la Provincia.

Promesse non mantenute

A riportare la notizia è L'Eco di Bergamo, che spiega come il tema della divisione sta nel fatto che il gestore chiede alla proprietà di prendersi in carico l'intero costo dei lavori, mentre la proprietà vorrebbe una co-partecipazione dei costi (parla di circa novecentomila euro) o la vendita dell'edificio.

Emilio Scandella, titolare del Central Hostel Bergamo, ha spiegato di non aver alcuna intenzione di acquistare. E spazientito spiega: «Per due anni la Provincia ci ha detto che avrebbe cercato le risorse necessarie per intervenire sui lavori di manutenzione straordinaria che normalmente stanno in capo alla proprietà. Adesso hanno cambiato rotta e ci hanno detto che i soldi non si trovano. Questa situazione, pur nella collaborazione che c'è sempre stata con la Provincia, ci lascia con l'amaro in bocca. Certo, una soluzione si deve trovare».

Le soluzioni in campo

Secondo le dichiarazioni riportate da L'Eco di Bergamo, il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi vede sostanzialmente tre strade: «un intervento congiunto e co-partecipato per la riqualificazione dell'edificio»; l'«acquisizione dell’immobile, invece che pagare l’affitto» e per la quale sarebbero in attesa di un'offerta; oppure l'alienazione tramite offerta pubblica, «con una manifestazione di interesse aperta a tutti». In quest'ultimo caso, in quanto già in affitto, l'attuale gestore avrebbe diritto di prelazione.

Problemi di sicurezza

Prima sarà presa una decisione, meglio sarà, anche alla luce dei problemi di sicurezza intorno e dentro all'edificio. Il gestore spiega che spesso nella struttura entrano ladri e vandali. Scandella a L'Eco: «L'altro giorno la polizia era quasi riuscita a prendere questo gruppo di maranza che però sono scappati nel bosco. Noi passiamo ogni giorno a dare un occhio e a fare qualche lavoro di manutenzione, ma quando non c'è nessuno c'è chi si introduce in modo illecito. Dispiace anche per il quartiere. L'ostello era una presenza positiva anche da questo punto di vista».

Commenti
Ennio

Situazione gestita male dalla Provincia. Già la passata gestione Gafforelli aveva messo in disponibilità la vendita, solo che il prezzo messo in bilancio è improponibile (3 milioni euro)…..

Marcello

Va bene, se la provincia non ha i soldi da investire, venda l'immobile, sempre meglio che lasciarlo lì in rovina e alla mercé di teppisti vari. Bisogna vedere che prezzo spareranno e che vincoli vorranno imporre a un eventuale acquirente. Basterà aspettare: se nessuno si farà avanti seriamente, vorrà solo dire che le richieste saranno state esagerate e/o improponibili. Per i turisti giovani, meno male che ci sono ancora AirBnB e simili, perché i prezzi degli hotel sono incompatibili con le risorse di un giovane. medio.

Francesco Giuseppe

Certo, il turismo di Bergamo deve essere solo per VIP, amici degli amici. O si spendono un sacco di soldi per alberghi e ristoranti o il turista non è benvenuto. Si sta tornando indietro socialmente e quindi ai turisti e ai giovani che vorrebbero spendere di meno, si fa sparire anche l'ostello. Gli ostelli erano una organizzazione nata proprio per un turismo giovanile ed economico. Oggi si vende, meglio sperperare denaro pubblico per fesserie. Allucinante. Bergamo caputale della cultura, ma no ai turisti "normali".

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