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L'ostello di Bergamo rinascerà: via libera dalla Provincia allo studio di fattibilità per il risanamento

A farsene carico, 900 mila euro è il costo, sarà il nuovo gestore Central Hostel che ne ha autorizzato l'utilizzo a via Tasso

L'ostello di Bergamo rinascerà: via libera dalla Provincia allo studio di fattibilità per il risanamento
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Punto di svolta per l'ostello della gioventù di Monterosso? Nei giorni scorsi, infatti, il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi ha firmato un decreto che approva uno studio di fattibilità da 900 mila euro con obiettivo «risanamento conservativo» della struttura ricettiva.

A farsi carico della redazione dello studio sarà Central Hostel, nuovo gestore dell'ostello, che ne ha autorizzato l'utilizzo alla Provincia, la quale - a sua volta - ha dato il via libera. L'intervento, come riporta L'Eco di Bergamo, sarà già inserito nel piano opere pubbliche di quest'anno, ma siamo ancora lontani dall'apertura: l'iter è lungo, così come le fasi di progettazione. Impossibile vederlo fruibile nell'anno della Capitale della Cultura.

Il precedente gestore, come si legge dal documento di via Tasso, aveva lasciato la struttura in «pessimo stato di manutenzione e totale abbandono». A ottobre 2022 è subentrato il nuovo gestore, Central Hostel, che ha iniziato con una serie di interventi di sistemazione: servizi igienici, piastrelle, rubinetteria, taglio delle piante. Ma non bastano per ripristinare l'ostello.

Infatti i prossimi lavori si concentreranno sull'impianto elettrico - tutto da rifare -, la riparazione di serramenti, l'installazione di una nuova pompa di calore, e poi nuovi balconi, servizi igienici, tinteggiatura sia interna che esterna, nuovi arredi per tutte e ventisette le camere presenti nella struttura ricettiva.

I costi sono ancora da quantificare. Sulla questione economica, sarà il gestore a doversi accordare con la Provincia, che propone uno sconto sull'affitto e la cessione dell'incasso annuale dell'antenna per ripetitori telefonici che sarà collocata sulla struttura. In qualunque caso, tra ente e privato, «la collaborazione è massima».

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