di Fabio Gennari
Al 27′ del primo tempo di Torino-Atalanta, con il risultato fermo sullo 0-0, la Dea aveva fuori per infortunio Kolasinac, Hien, Scalvini, Ederson, Zalewski, Scamacca e De Ketelaere. Parliamo di 7 titolari, elementi che quando sono a disposizione giocano praticamente sempre dall’inizio e su cui Juric punta tantissimo. Aver vinto la partita è un grande merito, vista la situazione, ed è successo perché la rosa della Dea è profonda come probabilmente non è mai stata in passato.
Incredibile il dato riguardante la difesa: vero che Kolasinac è fuori da un po’ e che Scalvini l’anno scorso c’è stato per pochissime partite ma è altrettanto evidente come la combinazione con Hien è veramente un terzetto che può giocare dall’inizio contro tutti. Al momento, contro la Juve giocherebbero Kossounou, Djimsiti e Ahanor. In mezzo, l’assenza di Ederson è stata ben sopperita da Pasalic ma c’era anche Musah in panchina oltre a Brescianini, davanti Scamacca e De Ketelaere sono stati degnamente sostituiti da Krstovic e Samardzic (i due migliori in campo). Con Lookman, al rientro, che ha giocato pochi minuti.
Il recupero degli infortunati è fondamentale, la squadra regge e in campionato sono arrivate 2 vittorie e 2 pareggi in 4 partite con la sconfitta che si è materializzata solo contro l’enorme Psg. Provate a togliere a qualsiasi altra delle big un numero di titolari simile, non è affatto detto che tutti reggano bene il colpo come ha saputo fare la Dea: nel mercato estivo si sono valutati positivamente gli innesti di quelle alternative che servivano e le risposte sul campo, in questo primo scorcio di stagione, confermano che il lavoro è stato fatto bene.