Prima dello Spezia

Gasperini è carico e scaccia le polemiche: «È tutto esagerato, con Percassi c'è grande rispetto»

Il tecnico dei bergamaschi è tornato a parlare in conferenza stampa in vista del campionato. E ha messo alcuni puntini sulle "i"

Gasperini è carico e scaccia le polemiche: «È tutto esagerato, con Percassi c'è grande rispetto»
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di Fabio Gennari

Senza Musso e Demiral, ma con Hateboer tra i 25 convocati («È un capitano, è arrivato da ragazzo e ora è un uomo, conosce bene quello che è utile all'Atalanta») e una gran voglia di fare il massimo. Gian Piero Gasperini ha parlato alla vigilia della ripresa del campionato, si gioca sul campo dello Spezia e dopo oltre cinquanta giorni di stop le insidie sono tante. Un po' per tutti.

«Dopo uno stop così lungo - ha dichiarato il tecnico della Dea - ora ci saranno tante partite, tra campionato e Coppa Italia speriamo siano davvero 7. Ripartiamo dallo Spezia, la prima gara è come se fosse l'inizio di stagione, c'è voglia da parte di tutti di ripartire. La sosta è stata anomala, ma ha dato anche l'opportunità di allenarsi e conoscersi ancora meglio. Lo Spezia ha una precisa identità, hanno aggiunto un po' di coraggio e sono una squadra cresciuta e migliorata nel tempo. Si trovano fuori dalle zone pericolose, cercheremo di fare una prestazione giusta. Non ci sono partite facili, credo che il campionato da gennaio in poi sarà molto più equilibrato».

Classifica e polemiche «ingiustificate»

In mattinata, Gasperini ha mostrato la classifica ai suoi giocatori. «Era importante guardarla tutti assieme, perché non è affatto male. Se oggi dovesse finire il campionato saremmo in Europa League. Se uno guarda solo le quattro sconfitte nelle ultime cinque sembra uno sfacelo, se si vedono le 15 partite l'Atalanta ha fatto un ottimo percorso. Dipende su dove si vuole mettere l'accento. In casa, nel 2022, in tante partite ci è mancato qualcosa, anche l'ultima amichevole è stata così: dobbiamo invertire questa rotta».

Importante anche il passaggio del tecnico nerazzurro sui suoi obiettivi stagionali: «Vogliamo ottenere il massimo possibile. Io cercherò di fare il massimo, sono preoccupato perché tutti i giorni scrivono che l'Atalanta è un grande squadra e la mancanza dell'Europa può rappresentare un fallimento. Le polemiche sono esagerate e ingiustificate e c'è qualcuno che le sta alimentando, anche quella con Percassi: ho grande rispetto per il presidente, ha un carisma incredibile e ci siamo visti anche dopo l'AZ. L'Atalanta può guardare al futuro con serenità».

Rosa, scelte di formazione e Zapata

Iniziato il mercato, torna di moda anche la domanda tormentone: quanti elementi deve avere la rosa ideale di Gasperini? «Si è creata una diatriba clamorosa (ride, ndr): io non ho mai avuto problemi di rosa. Appena arrivato al Genoa mi trovai a lavorare con 42 elementi. Non penso a rose corte, ma giuste: penso che sia più importante avere una squadra forte rispetto a una rosa ampia, quelle servono solo per gettare fumo negli occhi della gente. Se devo scegliere tra le due, preferisco qualche giocatore in meno, anche perché costano: ipotizzando 15 milioni l'uno, averne quattro in meno fa la differenza. È una mia scelta, indiscutibile, poi ognuno può avere la sua idea. Quest'anno è un po' diverso: c'è una rosa numerosa, ma non ci sono state possibilità, a inizio stagione, di cambiare le cose e non credo sarà diverso a gennaio. Io non ho mai mandato via nessuno».

Come sottolineato, a La Spezia ci sarà un gruppo numeroso e le scelte si scopriranno solo al Picco. In attacco potrebbe rivedersi la coppia Hojlund-Lookman e Zapata dovrebbe partire dalla panchina, ma le parole di Gasperini sono al miele per il centravanti numero 91: «Ho detto una cosa molto semplice dopo l'amichevole con l'AZ Alkmaar: Zapata non deve dimostrare col gol il suo attaccamento alla maglia. Ha recuperato, si allena bene. Non è attraverso quel tipo di gesti (ha voluto calciare il rigore conquistato e lo ha sbagliato, ndr) che deve mandare chissà quali segnali. I rigoristi erano Muriel e Koopmeiners, potevano sbagliare ma era giusto che lo battesse uno di loro. Non voglio creargli alcun tipo di pressione, per me va benissimo quello che Duvan sta facendo, è un ragazzo molto positivo».

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