La Stella Polare

La costante della Dea: i giocatori vanno e vengono ma col Gasp si cresce sempre

A Bergamo tutto passa dalla guida tecnica: i giocatori cambiano ma l'Atalanta resta sempre molto competitiva

La costante della Dea: i giocatori vanno e vengono ma col Gasp si cresce sempre
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di Fabio Gennari

La vera certezza, all'Atalanta, si chiama Gian Piero Gasperini. Da quando il tecnico è a Bergamo, si sono succeduti tanti giocatori ma nonostante partenze anche eccellenti il gruppo è sempre riuscito a migliorare e ad alzare il proprio rendimento. Fuori Spinazzola ecco Gosens, fuori Caldara e Conti ecco Djimsiti e Hateboer, fuori Gomez e Ilicic a mezzo servizio ed ecco Pessina e Malinovskyi a fare la differenza. Non sono arrivati trofei in bacheca, ma i risultati restano straordinari: cinque partecipazioni di fila alle coppe europee, tre volte in Champions League, due finali di Coppa Italia e un sacco di record frantumati.

Questa premessa è doverosa anche nell'analisi della situazione Romero. Il centrale argentino è diventato un punto di riferimento della squadra, è migliorato tantissimo e una sua eventuale partenza sarebbe certamente importante. Resta da vedere se qualcuno arriva a mettere sul piatto i 60 milioni che l'Atalanta vuole, per ora ne sono stati rifiutati 50 (terza offerta respinta al mittente) e nei prossimi giorni capiremo se Paratici (ds degli Spurs) tenterà l'affondo decisivo.

Analizzando i numeri delle ultime tre stagioni si trovano numeri interessanti e che aiutano a capire perché la squadra nerazzurra, anche in caso di cessione di Romero, ha tutto quello che serve per restare competitiva grazie a due nuovi innesti. E grazie al Profeta di Grugliasco in panchina. Nella stagione da poco conclusa, l'Atalanta ha incassato 47 gol in campionato con Romero a disposizione durante tutto il torneo; nella stagione precedente (campionato 2019/20) il totale dei gol subiti è stato di 48; nel 2018/19 ci si è fermati a 46. Senza il centrale del Genoa, la differenza numerica è stata davvero esigua.

Questo non significa che il centrale argentino non sia un calciatore forte o che si possa fare a meno di lui a cuor leggero. Se partisse, però, con altri innesti di livello l'Atalanta avrebbe la possibilità di confermare statistiche che ha già centrato nel recente passato. Per una squadra sono importanti i punti e quelli si fanno con gol fatti, subiti e prestazioni e la squadra di Gasperini per migliorare in difesa ha già preso Musso in porta al posto di Gollini: con Romero l'Atalanta è forte ma anche senza di lui, nelle precedenti due stagioni, sono arrivate qualificazioni in Champions con numeri difensivi praticamente identici.

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