Uno a uno a San Siro

Maledizione Atalanta dal dischetto, con il Milan finisce in parità (di gol e di gioco)

Errore di Gollini, rimedia il bomber colombiano e nella ripresa i padroni di casa colpiscono anche un palo. Occasioni da una parte e dall'altra

Maledizione Atalanta dal dischetto, con il Milan finisce in parità (di gol e di gioco)
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di Fabio Gennari

Un gol a testa e una grande occasione sciupata per ciascuno (rigore di Malinovskyi e palo di Bonaventura). Pareggio giusto a San Siro che permette alla Dea di avanzare ancora in classifica. Milan-Atalanta si chiude sull'1-1: alla punizione di Calhanoglu risponde Zapata e nel complesso c'è poco da recriminare. Tra Parma e Inter la Dea dovrà fare 4 gol se si vuole sfondare quota 100 reti: non è impossibile ma nemmeno così semplice.

Niente turnover per Gasperini in casa dei rossoneri, all’inizio sono appena tre i cambi del tecnico nerazzurro (Caldara per Palomino, Hateboer per Castagne e Malinovskyi per Pasalic) con Zapata e Gomez in attacco. Nel Milan alla fine ce la fa Kjaer che fa coppia in difesa con il giovane Gabbia, Calabria e Laxalt sono gli esterni con Ibrahimovic e Rebic in attacco. Serata fresca al Meazza, stadio deserto con appena qualche decina di giornalisti sugli spalti.

 

In avvio di gara la formazione orobica prova a spingere sull’acceleratore e arriva al tiro con De Roon (4’) e Zapata (7’). Il Milan appena mette fuori la testa applica il solito schema “Ibracentrico” (palla allo svedese e si arrangia lui a smistare) e al 14’ trova il vantaggio su calcio di punizione conquistato da Rebic e sparato sotto l’incrocio dei pali da Calhanoglu (colpevole il posizionamento di Gollini). Dopo un mancino di Laxalt toccato in angolo (19’), gli ospiti alzano un po’ la testa e tornano a macinare gioco trovando al 25’ un episodio favorevole: brutta entrata di Biglia su Malinovskyi (ammonito dopo visione del Var, incredibile non estrarre il rosso), il numero 18 va a farsi medicare a bordo campo, ma quando rientra si presenta sul dischetto (25’) e spara il rigore sui guanti di Donnarumma. Vecchio adagio sempre valido: mai far tirare rigori e punizioni a chi si è appena fatto male. Nel finale di primo tempo la Dea trova il fortunoso gol del pareggio con Zapata (34’), un paio di rimpalli favoriscono il numero 91 nerazzurro che da due passi insacca di sinistro il suo gol numero 18 in campionato: per quanto si è visto, il risultato è giusto.

Dopo il riposo le due squadre ricominciano ad affrontarsi a viso aperto, de Roon al 53’ scarica verso la porta di Donnarumma ma una deviazione mette la palla sul fondo, al 59’ il nuovo entrato Muriel appoggia per Gomez che dal limite in corsa scarica il destro fuori di un soffio, ma poco più tardi è il Milan a farsi vedere con Leao che pesca al centro Saelemaekers. Il numero 56 dei rossoneri però non impatta bene e l’occasione sfuma. Zapata (72’, gomito di Kjaer che Doveri ha ritenuto in posizione congrua) e Bonaventura (73’, palla sul palo) provano ancora a schiodare l’1-1 senza riuscirci. A cavallo del 90’esimo Ibrahimovic prima chiede un rigore (inesistente) e poi spazza l’area con Pasalic appostato alle sue spalle e dopo 3’ minuti di recupero il direttore di gara manda tutti sotto la doccia. Al Meazza finisce 1-1, la squadra orobica allunga ancora in classifica (75 punti).

Milan-Atalanta 1-1

Reti: 14’ Calhanoglu (M), 34’ Zapata (A)

Milan (4-3-1-2): Donnarumma, Calabria, Gabbia, Kjaer, Laxalt, Saelemaekers (69’ Castillejo), Biglia (61’ Krunic), Kessie, Calhanoglu (61’ Bonaventura), Rebic (61’ Leao), Ibrahimovic. All. Pioli

Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Toloi (46’ Sutalo), Caldara, Djimsiti, Hateboer, Freuler (68’ Pasalic), de Roon, Gosens (68’ Castagne), Malinovskyi (57’ Muriel), Gomez (90’ Colley), Zapata. All. Gasperini

Arbitro: Doveri di Roma (Schenone e Vivenzi; Manganiello; Mariani e Ranghetti)

Ammoniti: 25’ Biglia (M), 38’ Toloi (A)

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