Protagonisti europei

Matteo Pessina e Joakim Maehle, due storie bellissime a tinte nerazzurre da Euro 2020

Sempre più sotto le luci dei riflettori i due atalantini di Italia e Danimarca. Dopo l'eliminazione di de Roon ne restano sette in corsa

Matteo Pessina e Joakim Maehle, due storie bellissime a tinte nerazzurre da Euro 2020
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di Fabio Gennari

In quel tuffo sul campo di Wembley, pochi istanti dopo aver insaccato il gol de momentaneo 2-0 negli ottavi di finale contro l'Austria, c'è tutto Matteo Pessina. Entrato in extremis nella lista dei 26 convocati di Mancini grazie al forfait di Sensi, il centrocampista della Dea è andato a segno in due partite di fila e, a oggi, è il miglior marcatore atalantino nella storia della Nazionale: ha superato Longoni a quota 2 gol, un record vecchio di 65 anni. In tema di presenze, con quella contro l'Austria Matteo Pessina è invece salito a quota otto, superando di una lunghezza addirittura Cristiano Doni.

Il numero 32 della Dea è l'esempio di come lavoro, perseveranza e impegno possano farti fare davvero grandissime cose. All'inizio della passata stagione, il centrocampista nerazzurro stava a Zingonia con le stampella per una rotula lussata e con una serie infinita di dubbi sul futuro. I 7 gol in 35 presenze con il Verona, però, non potevano passare inosservati, Gasperini lo ha osservato giorno per giorno e alla fine la sua duttilità e le sue capacità gli hanno permesso di ritagliarsi un ruolo da protagonista. Con l'Atalanta e con l'Italia. Resterà a Bergamo e tra 41 partite sarà libero da ogni vincolo con il Milan: il contratto fino al 2025 (opzione a favore della Dea compresa) è firmato da mesi.

Da Pessina a Maehle: a Euro 2020 c'è un'altra bella storia targata Bergamo da raccontare. L'esterno danese ha visto da vicino il dramma di Eriksen, poi però ha solo pensato a giocare a calcio e le gare contro Belgio, Russia e Galles lo hanno incoronato: prestazioni da applausi e due gol molto simili tra loro che però certificano una duttilità che a certi livelli è merce rarissima. Contro la Russia il 4-1 è arrivato grazie a un destro sul primo palo dopo il rientro da sinistra; il momentaneo 3-0 con il Galles è stato invece segnato col mancino dopo la partenza dalla zona destra del campo.

La Danimarca si sta ritagliando uno spazio davvero incredibile nella rassegna continentale, il quarto di finale contro la Repubblica Ceca manderà in semifinale una delle outsider meno pronosticabili alla vigilia e la voglia di vedere Maehle ancora protagonista è tanta. Per la prossima stagione, la Dea potrà contare su tre esterni di grandissimo affidamento: con Hateboer e Gosens, nel roster di Gasperini c'è anche un ragazzo che è arrivato a Bergamo solo a gennaio 2021 ma che si sta già dimostrando davvero un ottimo elemento.

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