Questione di karma...

Ricordate le parole di Agnelli sulla Dea in Champions? Adesso rischia proprio contro di noi

A un anno dall'infelice uscita del numero uno bianconero, le due squadre si affrontano con la classifica quasi identica e cercano un pass per l'Europa che conta

Ricordate le parole di Agnelli sulla Dea in Champions? Adesso rischia proprio contro di noi
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di Fabio Gennari

Proprio un anno fa, di questi tempi, il numero 1 della Juventus Andrea Agnelli se ne uscì con una sparata che a Bergamo, Mura di Città Alta comprese, si ricordano tutti.

«Ho grande rispetto per quello che sta facendo l'Atalanta - disse al forum del Financial Times Business of Football Summit -, ma senza storia internazionale e con una grande prestazione sportiva ha avuto accesso diretto alla Champions. Giusto o meno, penso poi alla Roma, che ha contribuito negli ultimi anni a mantenere il ranking dell'Italia, ha avuto una brutta stagione ed è fuori. Con tutte le conseguenze del caso a livello economico. Bisogna proteggere gli investimenti e i costi».

Abbiamo già ampiamente spiegato il perché simili dichiarazioni sono state imprudenti e completamente prive di ogni logica, ma dopo aver visto Atalanta e Juventus fare un percorso molto diverso nelle ultime due stagioni di Champions League (con la Dea che è arrivata più avanti), è la situazione attuale in campionato a far riflettere parecchio: la Juventus, per accedere alla prossima edizione del torneo più importante d'Europa, dovrà far fuori alcune concorrenti. Tra cui l'Atalanta.

Per la formazione bianconera si tratta di una novità assoluta. Nelle ultime due stagioni, dopo 30 giornate la Juventus era avanti rispettivamente di 30 (campionato 2018/19) e 12 punti (campionato 2019/20), mentre oggi c'è solo una lunghezza a separare bergamaschi e piemontesi. In caso di successo della Dea, si potrebbe assistere a un sorpasso che a sette giornate dal termine non si è probabilmente mai visto, con i nerazzurri davanti. Certamente la squadra di Gasperini ha fatto un salto di qualità importante, ma è la Juve ad essere crollata.

Senza entrare troppo nelle questioni tecniche, dal punto vista economico la partita ha contenuti molto diversi per l'Atalanta e la Vecchia Signora. Accedere alla Champions League 2021/22 è praticamente un obbligo per la formazione di Pirlo: i bilanci sono in sofferenza e i premi del massimo torneo continentale sono vitali per dare respiro alle casse. Viceversa, per l'Atalanta andare ancora in Champions rappresenta una grande opportunità, ma se anche tutto dovesse andar male non sarebbe un dramma. A Bergamo non c'è bisogno di arrivare nelle prime 4 per «proteggere i costi».

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