Ancora problemi

Verso Cagliari con una (brutta) certezza: Hateboer e Maehle non stanno ancora bene

Il numero 33 olandese continua a non allenarsi per il problema al piede, il collega danese sta recuperando ma non è ancora pronto

Verso Cagliari con una (brutta) certezza: Hateboer e Maehle non stanno ancora bene
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di Fabio Gennari

Il primo è alle prese con una vecchia microfrattura che dal 23 gennaio lo costringe a un lavoro specifico, l'altro si è procurato un brutto taglio al piede appena dieci giorni fa a Napoli (semifinale di andata di Coppa Italia) e dopo averci giocato sopra per una buona parte del secondo tempo è stato suturato con sei punti e ancora non lavora con il gruppo. Hans Hateboer e Joakim Maehle sono i due assenti più pesanti del gruppo che lavora agli ordini di Gasperini e la speranza è che tornino presto a disposizione.

Hateboer è fuori dalla sfida di San Siro vinta sul Milan per 3-0 con reti di Romero, Ilicic e Zapata, nel finale aveva lasciato il campo togliendosi la scarpa e zoppicando un po' ma è nei giorni seguenti che sono iniziati i problemi. Per adesso l'ipotesi di un intervento è solo uno spauracchio, ma tra non molto una scelta sarà da fare: trascinarsi un fastidio del genere è pericoloso, anche pensando all'Europeo della prossima estate.

Il discorso di Maehle è diverso, la scarpata che gli ha procurato contusione e (soprattutto) il taglio sul piede destro gli sta causando parecchio dolore e per ben due volte (alla vigilia del Torino e alla vigilia del Napoli) Gasperini aveva parlato di una situazione in netto miglioramento che, tuttavia, non si è concretizzata con la partecipazione alla gara. Considerando che tra dodici giorni c'è il Real Madrid, forse gestire il danese senza fretta contro Cagliari e Napoli permettendogli di recuperare al meglio è la cosa più giusta da fare.

Senza Toloi (squalificato), a Cagliari potrebbe giocare ancora Sutalo esterno oppure si può ipotizzare l'allargamento di Djimsiti con Caldara al centro della difesa e la coppia Romero-Palomino ai suoi lati. A prescindere dalla scelta, domenica in Sardegna la Dea sarà chiamata all'ultimo sforzo prima di una settimana intera di lavoro senza impegni in mezzo: si tratta davvero di una bella notizia.

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