Occasione persa

Il presidente Gandolfi arrabbiato promette: «Riaprirò l'ostello di Bergamo»

Nell'anno della Capitale della cultura, la struttura è chiusa. Rimpallo di responsabilità fra vecchi e nuovi gestori, ma la proprietà è della Provincia

Il presidente Gandolfi arrabbiato promette: «Riaprirò l'ostello di Bergamo»
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di Andrea Rossetti

«A vederlo ridotto così, mi piange il cuore». Mentre lo dice, Emilio Scandella allarga le braccia sconsolato. Lo stato di abbandono in cui versa l’ostello di Monterosso è evidente al primo sguardo: balconi scrostati, canalette di scolo rotte o intasate, infissi bloccati da viti inserite nel telaio.

Dalla fine di ottobre 2022, la struttura di via Ferraris è ufficialmente nelle mani della Central Hostel, di cui Scandella è amministratore. Ma non è mai stata aperta. E difficilmente aprirà da qui ai prossimi mesi. Un peccato (eufemismo) nell’anno in cui Bergamo è Capitale italiana della Cultura...

«Non è agibile»

«Abbiamo investito quasi centocinquantamila euro per la gestione: 78 mila per coprire i debiti lasciati dai precedenti gestori e almeno altri quarantamila per l’aggiudicazione della gara. Certo non immaginavamo di trovarci davanti una situazione del genere. Questa struttura non è agibile, molte cose non sono a norma. È un dato di fatto».

Il problema principale riguarda le perdite e le infiltrazioni di acqua. In quasi tutte le stanze l’umidità ha scrostato, sollevato o addirittura rotto i muri e in altrettante ha reso inutilizzabili (oltre che pericolose) le prese elettriche.

«Che la struttura necessitasse di investimenti lo sapevamo - continua Scandella -, ma qui non è stata fatta neppure l’ordinaria manutenzione. Sul tetto, nella guaina di isolamento della canaletta di scolo, è cresciuta una pianta alta un metro e mezzo. Significa che non veniva pulita da almeno un anno...».

L'ostello di Bergamo
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La pianta che ha messo radici in una canaletta di scolo dell'acqua piovana

L'interno dell'ostello di Bergamo
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Un corridoio interno dell'ostello di Bergamo

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Lo stato di uno dei balconi

L’impegno della Provincia

I problemi ci sono, e si vedono tutti. Ma non sono irrisolvibili. Il problema è che per rendere agibile l’ostello servono soldi, tanti. «A mio parere - dice Scandella -, è necessario investire almeno un milione di euro». Secondo la Provincia, che è proprietaria dell’immobile, basterebbero invece trecentomila euro per fare i principali lavori e quantomeno riaprire la struttura.

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Una perdita di acqua da un tubo di una stanza

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Infiltrazioni in un bagno

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Una presa elettrica in una stanza

Poi, per gli interventi “straordinari”, si vedrà. Il problema è che la Central Hostel non ha a disposizione una cifra del genere, anche perché il contratto d’affitto scade a luglio di quest’anno

(...)

La precedente gestione

Eppure, fino allo scorso ottobre, la struttura era aperta. E ospitava gente. Tanta, stando ai numeri: nei dieci mesi di attività del 2022 si sono contate oltre ventimila presenze. «Se davvero la situazione fosse stata grave come la descrivono, quei numeri non ci sarebbero», commenta Michele Forchini, ex direttore dell’ostello per conto del Consorzio Italia Holidays.

«Dal 2016 ho diretto e amministrato l’ostello di Monterosso - racconta Forchini -, e che ci fossero dei problemi strutturali era noto sin da allora. Lo abbiamo fatto presente più volte alla Provincia. Per il resto, noi la manutenzione ordinaria l’abbiamo sempre fatta. Se vogliono posso fornire le fatture. Se poi mi dite che dopo quattro mesi di chiusura totale e zero cura la struttura è ridotta male, ci credo. Ma la colpa non è certo mia».

Forchini respinge quindi tutte le accuse: «Nei sette anni di nostra gestione, siamo sempre stati controllati e non sono mai venuti a galla problemi. La scorsa estate, proprio un paio di mesi prima che ce ne andassimo, sono venuti pure i vigili. E non ci è stato contestato nulla. Se poi la Provincia si accorge oggi di questioni che noi avevamo fatto presenti già anni fa, be’, non è certo colpa mia». (...)

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