Il criticato bando

L'assessore Ghisalberti e il Lazzaretto: «Nessuna stranezza, volevamo una bella estate»

Le risposte alle polemiche: «Abbiamo migliorato l’offerta rispetto all’anno scorso. Questa edizione è stata una corsa contro il tempo»

L'assessore Ghisalberti e il Lazzaretto: «Nessuna stranezza, volevamo una bella estate»
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di Paolo Aresi

«Volevamo dare al nostro territorio un’estate bella, piena di iniziative. Inoltre come assessorato avevamo una certa somma inutilizzata a causa della pandemia. È stato così che abbiamo deciso di investire una bella cifra per i concerti e gli intrattenimenti al Lazzaretto dove palco, luci, allestimenti, personale saranno presenti per due mesi». L’assessore Nadia Ghisalberti decide di parlare di queste iniziative estive e anche della loro organizzazione, del bando che ha suscitato polemiche in città. Anche il nostro giornale ha parlato di “stranezze” che hanno portato all’affidamento dell’organizzazione dell’Estate al Lazzaretto alla società milanese Cimice srl. L’assessore appare tranquilla, dice: «Delle questioni procedurali riguardanti il bando, sinceramente non ho competenze particolari, sono elementi tecnici che riguardano gli uffici del Comune. Sul resto rispondo volentieri».

Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura di Bergamo

Lei aveva detto che la scelta era ricaduta su Cimice srl per via della qualità. Poi però avete convocato i secondi arrivati e avete inserito in calendario quattro spettacoli nuovi, di cui tre di alto livello con De Gregori, il “nostro” Roby Facchinetti e Alice che canta Battiato.

«Sì, ma è normale, una cosa del genere è successa anche lo scorso anno. Avevamo ancora dei fondi e dovevamo spenderli. La qualità di Cimice non riguarda soltanto l’offerta culturale, ma anche e soprattutto gli elementi organizzativi che vanno dal personale di servizio, al palcoscenico, luci, impianto voci, sicurezza, norme anti-Covid... Insomma, sono tanti gli aspetti. Avevamo comunque i fondi per migliorare ulteriormente l’offerta e li abbiamo usati in maniera oculata».

Trecentomila euro spesi, complessivamente, per l’Estate al Lazzaretto, sono veramente tanti.

«È una cifra importante, risparmiata soprattutto a causa della pandemia. Del resto anche lo scorso anno abbiamo investito molto sull’Estate al Lazzaretto. Ma lo scorso anno aveva organizzato tutto il Comune, direttamente. Quest’anno abbiamo preferito affidarci a una società di professionisti del settore. Il programma è molto più ricco, infatti, di eventi di alto livello, i concerti che ha citato lei, ma anche quello di Gianna Nannini, per esempio. Questi concerti importanti vengono offerti a prezzi calmierati grazie al contributo del Comune».

Quanto ha speso il Comune lo scorso anno per l’estate al Lazzaretto?

«Intorno ai 170 mila euro solo per la struttura logistica, senza contare gli artisti, anche se non erano nomi di fama nazionale. Inoltre quest’anno abbiamo portato la capienza da 350 a 750 spettatori. Quest’anno, accanto alle date programmate da Cimice e gestite da loro, l’impianto sarà disponibile anche per appuntamenti con le realtà locali, per esempio compagnie teatrali, che sono state ingaggiate per uno spettacolo dal Comune e che potranno trattenere anche il prezzo dei biglietti. È un modo per dare una mano ai bergamaschi di un settore che ha sofferto molto. Lo facemmo anche lo scorso anno».

Gli operatori bergamaschi nel campo musicale si sono lamentati perché non hanno saputo dell’iniziativa e quindi non hanno partecipato alla gara.

«L’invito a partecipare è stato regolarmente pubblicato sulla piattaforma della Regione Sintel».

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