Il sopralluogo

Parking Fara: le prime foto di com'è all'interno. Apertura il prossimo marzo

Il complesso (e contestato) parcheggio è un'opera ingegneristica notevole. 469 posti auto e 25 milioni d'investimento. Costerà 3,40 euro l'ora

Parking Fara: le prime foto di com'è all'interno. Apertura il prossimo marzo
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di Wainer Preda

La data precisa ancora non c'è. Ma i costruttori e l'assessore comunale ai Lavori pubblici Marco Brembilla sono convinti che il mega parcheggio della Fara potrà essere aperto all'inizio del prossimo marzo 2024. Il collaudo sarà effettuato il 28 febbraio. Dopodiché, toccherà alle auto riempire quello che, già ora, si presenta come un'opera ingegneristica notevole.

Per realizzarlo ci sono voluti 25 milioni di euro in tutto, servizi e impianti compresi. A servire undici piani nascosti dentro la collina. A scomparsa. Sì, perché la grande voragine attuale, che aveva fatto inorridire gli ambientalisti e non solo, in realtà sarà coperta da terra - prelevata dalla cava dell'impresa Milesi, al Cassinone - e poi da un bosco urbano, «riconsegnando alla collina l'aspetto originale», dice Brembilla.

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Del parcheggio non si vedrà più nulla, assicurano i progettisti. La struttura sotterranea è stata costruita a circa un metro dall'enorme muro di contenimento in cemento armato che regge la collina su cui sorge la Rocca. Ciò consente l'ispezione e la regolazione degli 800 tiranti d'acciaio che entrano per 30 metri nella roccia. Stando alle previsioni, le oscillazioni saranno di circa un millimetro l'anno, hanno spiegato gli ingegneri, il che consentirà la stabilizzazione della gigantesca struttura.

Lateralmente ci sarà un camminamento che risale lungo il futuro bosco. Sulla cima, una terrazza con un belvedere che da solo vale una visita. Da lassù si gode un panorama a 180° che va dal Gewiss Stadium alle montagne della Valbrembana.

Sotto, nascosto nelle viscere, un parcheggio interrato con otto piani di parcheggi e tre di servizi, per un totale di 469 posti auto. Di questi, una sessantina riservati ai residenti, già opzionati (il costo dell'acquisto è di 58 mila euro, «non troppo visti i prezzi di un box in Bergamo Alta», dice l'assessore). I posti restanti saranno a rotazione. La società di gestione del parcheggio sta pensando anche ad abbonamenti per i commercianti di Città Alta e la ristorazione. Ma alla struttura potranno accedere anche turisti e visitatori in arrivo da via Fara dove sarà costruita anche una piccola rotonda. La sosta costerà 3,40 euro all'ora.

Secondo la giunta Gori, il Parking Fara è determinante per il riassetto complessivo degli accessi a Bergamo Alta. In contemporanea con la sua apertura entrerà in funzione il sistema di telecamere di controllo dei transiti per evitare il cosiddetto "scavalco" di Bergamo Alta. E ci saranno display dedicati all'infomobilità già in viale Vittorio Emanuele.

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Il parcheggio sarà anche l'occasione per la rivitalizzare dal punto di vista commerciale, e non solo, la zona nordest di Città Alta. Il camminamento infatti prosegue verso il Museo delle Storie e piazza Mercato del Fieno. Mentre l'uscita dei due ascensori sfrutterà un'affascinante galleria che era un vecchio rifugio antiaereo costruito dai tedeschi e che sarà adeguata e resa fruibile con luci e un particolare allestimento.

Il Parking Fara, opera il cui primo progetto risale a 15 anni fa, è passato fra mille vicissitudini: dalla contestazione, allo smottamento nei primi mesi di costruzione, allo stop della magistratura, all'intervento dell'Unesco, per finire con i tentativi di sabotaggio ai sensori del cantiere.

Per realizzarlo però sono state messe in campo tecniche e tecnologie di rilievo. Dalla riprogettazione alla costruzione dell'enorme muro di contenimento, passando per i materiali trasportati attraverso una teleferica per evitare la circolazione di mezzi pesanti fra le porte storiche di Bergamo Alta, riducendo anche l'inquinamento.

Al momento, come raccontano le foto in questo articolo, sono stati completati i piani 5-6, mentre il terzo è in fase di ultimazione. Nel frattempo, proseguono i lavori agli impianti. «Lavorare con la stessa ditta, la Iozzino, sia per gli impianti sia per la costruzione ha facilitato le operazioni per questa struttura estremamente complessa», ha concluso l'assessore Brembilla.

Commenti
Alessandra

Ma possibile che qualunque soluzione al “dilagare “ delle auto e a tutte le lamentele connesse qualunque soluzione sia da cancellare? Allora facciamo richiesta al Padreeterno di tornare al Medio Evondove per i cavalli non c’erano problemi ( e ancora meno per la plebe che andava a piedi !!!)

Giovanni Riva

Cosa penso? Penso che non andava fatto nel cuore di città alta, ma fuori dalle Mura... c' era tanto di quel posto sul versante Valverde/Valtesse.

Giovanni

Il grande muro che sorregge la collina e i suoi tiranti, che garanzia di durata hanno? Chiedo a chi ha comprato il box per 99 anni: sul contratto vi hanno scritto nero su bianco che anche i tiranti sono garantiti per 99 anni? Per il resto anche fosse garantito 99 anni è una scelta pessima, assurda, un enorme spreco di soldi in gran parte pubblici, che ha rovinato città alta per 15 anni, per poi costare la bellezza di 3,40 euro all'ora. Che presa in giro.

Licia

Cosa ne penso? Penso che sono contenta di non guidare da anni.

Francesca

Prezzo assurdo e assurdo anche il fatto che non si potrà più passare in quella zona se si arriva da Bergamo bassa. Ormai Città Alta è’ diventata monopolio dei residenti o dei turisti, per gli altri bergamaschi è impossibile a meno che non si usino mezzi o a piedi, cosa che non è sempre possibile, per andarci in pratica si deve pagare una “tassa”. Milioni spesi a scapito dei contribuenti che per accedervi dovranno pagare ancora, c’erano altre alternative meno costose ed invasive ma naturalmente hanno scelto la peggiore, sperando che non crolli tutta la collina. Scelte scellerate come i rondo’ inutili, anzi, peggiorativi che hanno fatto a Valtesse e a Pontesecco, altri milioni dei contribuenti che ora si ritrovano intrappolati in code duplicate, se non triplicate rispetto a prima. Bergamo ormai è’ un delirio e non è più vivibile, Città’ Alta solo per pochi, il centro specie Piazza Dante e il Sentierone sempre più tristi….

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