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«Una moschea in Malpensata, l'Amministrazione lo sa?»: l'interrogazione di Carrara

Il consigliere del Carroccio porta le segnalazioni dei cittadini in merito alle attività svolte nell'edificio commerciale di via Leoncavallo

«Una moschea in Malpensata, l'Amministrazione lo sa?»: l'interrogazione di Carrara
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Google maps e One safe lo indicano come "moschea" e dalle segnalazioni dei cittadini risulta che al suo interno vengano effettivamente svolte attività di tipo religioso. È con queste indicazioni che il consigliere comunale del Carroccio Alessandro Carrara punta un occhio sull'edificio commerciale di via Leoncavallo 1, in Malpensata, sottolineando: «risulta che le attività svolte all'interno di questi locali disturbino il quartiere in quanto, il via vai di costante di persone, provoca rumore anche in orari delicati della giornata».

Da qui la sua interrogazione presentata oggi, 17 aprile, a poca distanza da quella di inizio febbraio che mostrava la preoccupazione del consigliere in merito alla eventuale costruzione di una moschea vicino al campo Coni.

«L'amministrazione nega»

In particolare, Carrara chiede all'amministrazione comunale «se sia a conoscenza della situazione» e la invita a «verificare eventuali violazioni nell'utilizzo di edifici con destinazione d'uso differente da quella in essere». Nell'interrogazione sottolinea infatti anche che «In questi anni l'Amministrazione comunale ha sempre negato l'esistenza di una moschea in città (eccezion fatta per quella di Via Cenisio) nonostante le segnalazioni di irregolarità all'interno di alcuni centri socio culturali».

Il pallino della destra

Infine, Carrara chiude il documento chiedendo «se sia prevista la destinazione di strutture religiose alla comunità musulmana di Bergamo tra quelle presenti nel nuovo Pgt». La domanda rivela ancora una volta che per il centrodestra il tema "moschea" risulta uno dei più attenzionati e tra quelli capaci di gettare scompiglio fra i suoi aderenti. Già la scorsa primavera il gruppo si mostrò a dir poco preoccupato in sede di discussione del Pgt, quando venne fatto riferimento anche solo agli «edifici di culto», senza nessuna altra specificazione.

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