Cosa ha detto Gallera ai magistrati sul caso Alzano e sulla mancata zona rossa in Val Seriana
L'assessore regionale ha confermato la versione del suo dirigente Cajazzo sull'ospedale seriano e ripetuto quanto già detto circa la decisione di non limitare gli spostamenti. Stamattina è il turno del governatore Fontana, arrivato in Piazza Dante
Per circa tre ore e mezza, nel tardo pomeriggio di ieri (giovedì 28 maggio), l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha risposto alle domande che gli sono state poste dai magistrati di Bergamo che stanno indagando per epidemia colposa. Il fascicolo, purtroppo lo sappiamo bene, si concentra soprattutto su quanto accade il 23 febbraio scorso all'ospedale di Alzano, ma tocca anche i temi della mancata istituzione di una zona rossa in Val Seriana e, più tangenzialmente, quello dei tanti morti nelle Rsa. Per ora, non ci sono indagati (almeno a Bergamo). La mattina di oggi, invece, è arrivato a Bergamo il governatore Attilio Fontana. È entrato in Procura senza rilasciare dichiarazioni.
Gallera è arrivato in Piazza Dante alle 17 circa. Fuori dalla Procura, ad attenderlo, i giornalisti, ma anche il vicesindaco di Valbondione Walter Semperboni, che a causa del Covid ha perso il padre e che si è presentato con la fascia tricolore per protesta e chiedere le dimissioni dell'assessore. Ai giornalisti, Gallera ha detto di essere tranquillo, che avrebbe risposto a tutte le domande poiché si tratta di un atto dovuto. Anche il governatore Attilio Fontana verrà ascoltato dai magistrati. Alle 20.30 circa, quando se ne è andato, l'assessore non ha rilasciato dichiarazioni.
Alcune indiscrezioni relative alle parole di Gallera, però, sono filtrate. L'assessore ha prima confermato quanto detto agli stessi magistrati dal direttore generale del suo assessorato, Luigi Cajazzo, circa la non chiusura dell'ospedale di Alzano (tutti i protocolli erano stati rispettati e non si poteva togliere al territorio un presidio così importante) e ha poi ripetuto ai magistrati ciò che già più volte ha affermato in passato circa la mancata zona rossa: la competenza non era della Regione, ma del Governo. E quando ha effettivamente scoperto che anche la Regione avrebbe potuto circoscrivere l'area (a inizio marzo), non è stato fatto perché sembrava ormai imminente una decisione in tal senso da Roma, che poi ha invece preferito istituire una "zona arancione" in tutta la Lombardia che certo non ha contenuto il contagio in Bergamasca.
Sempre circa la mancata zona rossa, il Corriere Bergamo riporta che la Procura avrebbe intenzione di sentire anche il numero uno di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, colui che in un'intervista a Tpi ammise di aver spinto perché la produzione industriale non si fermasse. Chi non sono stati convocati, almeno per il momento, sono invece i vertici di Ats Bergamo, come riporta sempre il Corriere. L'Agenzia, infatti, non aveva alcuna competenza diretta per quanto riguarda i casi dell'ospedale di Alzano e della zona rossa. Ne potrebbe avere sulle morti all'interno delle Rsa, ma questo è un tema su cui, per il momento, la Procura sta procedendo più lentamente.