Allarme rosso

Il cavalcavia della Briantea a Ponte San Pietro è messo davvero male, ma nessuno fa niente

La segnalazione di un lettore e le immagini del pessimo stato in cui versa il ponte, sul quale ogni giorno passano migliaia di mezzi, anche pesanti

Il cavalcavia della Briantea a Ponte San Pietro è messo davvero male, ma nessuno fa niente
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Un anno e mezzo fa, il tragico crollo del ponte Morandi a Genova accese le spie d'allarme sulla situazione precaria di tantissimi cavalcavia in tutta Italia. E anche in provincia di Bergamo l'allarme fu di quelli importanti: numerosi ponti, infatti, da tempo necessitavano di lavori che, in realtà, non sono mai stati fatti. Il ponte di Calusco, con la sua improvvisa chiusura che tanti disagi ha creato e ancora oggi crea a pendolari ferroviaria e ad automobilisti, ne è l'emblema.

Cerchiata in rosso, la posizione del ponte

Nonostante, come detto, sia passato molto tempo e alcuni lavori di manutenzione sono effettivamente stati avviati, la situazione ancora non è completamente sotto controllo. Lo dimostra una lettera che ha inviato alla nostra redazione un lettore e riguardante lo stato in cui versa il ponte sul fiume Brembo lungo la strada Briantea in località Ponte San Pietro. Stiamo parlando di un cavalcavia posizionato lungo una via di comunicazione nevralgica per la nostra provincia, che mette in comunicazione i territori a Est di Bergamo con quelli a Ovest e proprio per questo molto frequentata, «con quotidiano passaggio di mezzi di trasporto pubblico, scolastico e mezzi pesanti per trasporto merci», come scrive il lettore.

Da tempo è stata segnalata la precaria situazione strutturale dei pilastri e dell’arcata principale del ponte in questione, ma ancora non è stato fatto nulla e le cose stano progressivamente peggiorando, «mettendo a nudo - continua la missiva - le intelaiature dei ferri di “armatura” del calcestruzzo con distacco di scaglie di cemento che cadono sulle aree sottostanti dall’altezza del ponte».

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A dire il vero, lo scorso anno è stato effettuato un intervento di riqualificazione, ma soltanto dei giunti di dilatazione del ponte, non risolvendo dunque la condizione ormai pessima del “sottoponte”. «Alcune immagini che allego (e che potete visionare in questo articolo, ndr) sono eloquenti dello stato di salute del ponte, con evidenti considerazioni di rischio che anche a un profano lasciano presagire la imminente necessità di un intervento straordinario ormai irrimandabile. Non ultima considerazione va alla parte sottostante del viadotto, ove, sul lato Sud, è presente la casa anziani, con relativa tettoia e campo di bocce, e sul lato Nord l’ingresso della sede Scout frequentata settimanalmente da ragazzi e famiglie transitanti sotto il ponte».

La Provincia di Bergamo ha da tempo espresso l’intento di intervenire sulla struttura di Ponte San Pietro, ma al momento nessun intervento concreto è ancora stato messo in concreto. «Da cittadino e da padre di famiglia con figli che frequentano peraltro il Gruppo Scout di Ponte San Pietro - conclude la lettera -, riporto la mia preoccupazione, in ragione anche dei drammatici eventi che hanno segnato recenti tragedie sul territorio nazionale». E noi non possiamo che unirci a questa preoccupazione, sperando che finalmente dalle parole si passi ai fatti e si intervenga.

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