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La richiesta di una deroga alla zona rossa per Bergamo sarebbe a un vicolo cieco

Il dossier sarebbe al vaglio del Ministero della Salute, ma la situazione pare per il momento congelata

La richiesta di una deroga alla zona rossa per Bergamo sarebbe a un vicolo cieco
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I numeri dei contagi a Bergamo sono quasi da zona bianca, come emerge anche dal monitoraggio settimanale reso noto oggi (mercoledì 20 gennaio) dall’Ats. Senza spingersi a tanto, il sindaco Giorgio Gori e il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli avevano fatto appello al presidente regionale Attilio Fontana perché chiedesse una deroga alla zona rossa per la Bergamasca. Una richiesta che, prima della presentazione del ricorso al Tar del Pirellone contro la zona rossa, era arrivata all’attenzione anche del Ministero della Salute.

Come riporta Corriere Bergamo però la vicenda sarebbe arrivata a un vicolo cieco. La concessione della deroga, al vaglio dei tecnici, sarebbe subordinata all’adozione di parametri e dati diversi rispetto a quelli presi in considerazione fino ad oggi. Un cambio di valutazione non sarebbe quindi possibile in tempi brevi, come invece richiesto da Comune e Provincia.

La proposta avanzata dalle istituzioni bergamasche, peraltro, non ha trovato un grande appoggio in Regione. Il governatore Fontana aveva infatti archiviato la richiesta commentando: «se il sindaco Gori riesce a sollecitare un intervento ai suoi rappresentanti politici, gli unici a poter cambiare le regole e modificare il sistema, non sarà necessario disporre deroghe per Bergamo, in quanto tutta la Lombardia potrà essere, almeno, zona arancione».

Negli ultimi sette giorni (stando ai dati aggiornati al 19 gennaio) in Bergamasca sono stati accertati 537 nuovi casi di Covid, contro i 688 della settimana precedente. Il valore d’incidenza complessivo settimanale è sceso a 47 casi per 100 mila abitanti e il valore di Rdt provinciale è pari a 0.8.

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