Vuole evitare l'ergastolo

Omicidio di Carol Maltesi, il killer Davide Fontana ha chiesto il rito abbreviato

L’uomo uccise la ragazza a gennaio di quest’anno. Fece a pezzi il cadavere e lo abbandonò a Borno. Il processo al via il 24 ottobre

Omicidio di Carol Maltesi, il killer Davide Fontana ha chiesto il rito abbreviato
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Davide Fontana, 43 anni, reo confesso dell’omicidio della 26enne Carol Maltesi avvenuto lo scorso gennaio a Rescaldina (provincia di Milano), ha chiesto di presentarsi in giudizio con il rito abbreviato.

Il fatto è riportato dai colleghi di PrimaBrescia. L’uomo in passato aveva avuto una breve relazione con la giovane, sua vicina di casa. Il movente dell’omicidio sarebbe stata la gelosia: Fontana aveva paura che Maltesi si allontanasse da lui, andando a vivere a Verona, dove vivono il figlio piccolo e l’ex compagno. Per questo, stando a quanto raccontato agli inquirenti, ha ucciso la donna a martellate mentre giravano un video hard estremo.

Carol Maltesi

Fontana, inoltre, ha fatto a pezzi il cadavere e dopo averlo tenuto per diverso tempo in un congelatore (appositamente comprato online) lo ha poi abbandonato in dei sacchi della spazzatura a Paline di Borno, al confine tra la provincia di Brescia e la Bergamasca, dove è stato ritrovato il 20 marzo scorso. Non solo: il killer ha finto per settimane di essere la vittima, rispondendo ai messaggi al suo posto, fino a quando non è stato trovato il corpo di Maltesi ed è stato messo alle strette dagli inquirenti.

Sul 43enne pende l'accusa di omicidio volontario, distruzione di cadavere e occultamento, oltre che sevizie e crudeltà. Il quadro generale fa pensare alla più dura delle condanne: carcere a vita. Anche per questo, probabilmente, Fontana ha avanzato la richiesta di rito abbreviato, che prevede uno sconto di pena di un terzo. Adesso si dovrà esprimere il gup. Da parte degli avvocati della difesa è arrivata anche la richiesta che il magistrato possa escludere le aggravanti evitando, in questo modo, l'ergastolo. Nessuna possibilità, invece, di arrivare al patteggiamento, mentre è ancora considerata aperta l’ipotesi dell'incapacità di intendere e volere, che consentirebbe all’imputato di accedere a un'altra riduzione di pena.

Ora l'attenzione è tutta rivolta a giovedì 13 ottobre, quando si terrà la discussione in camera di consiglio proprio davanti al gup. Lunedì 24 ottobre, invece, la Corte d'Assise darà il via al processo.

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