da martedì 16 febbraio

Vaccini anti-Covid, al via la fase 1-bis al PalaSpirà: 260 dosi già somministrate

A ricevere le dosi farmacisti, personale degli ambulatori accreditati e medici liberi professionisti, ma anche il personale di studio, i dentisti e gli odontoiatri

Vaccini anti-Covid, al via la fase 1-bis al PalaSpirà: 260 dosi già somministrate
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È ufficialmente iniziata martedì (16 febbraio) la fase 1-bis della campagna vaccinale anti-Covid al PalaSpirà di Spirano, gestita dall’Asst Bergamo Ovest. Nella giornata inaugurale sono state somministrate 260 dosi di vaccino che fino a lunedì saranno dedicate a farmacisti, personale degli ambulatori accreditati e medici liberi professionisti. A loro si aggiungono il personale di studio, i dentisti e gli odontoiatri.

Inoltre, a breve saranno aperti centri vaccinali anche allo Shopping Center di Antegnate e, soprattutto, al polo fieristico di TreviglioFiera. Il modello messo a punto nella Bassa Bergamasca potrebbe essere replicato però anche nel capoluogo. Mercoledì scorso Bertolaso ha effettuato un sopralluogo alla Fiera di Bergamo, in via Lunga, che in virtù dei suoi spazi si presta particolarmente per le vaccinazioni di massa.

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Secondo indiscrezioni apparse sull’Eco di Bergamo, l’Ats avrebbe già avanzato a Promoberg la richiesta di poter usufruire dei padiglioni fino al 31 luglio. Una risposta nel merito è attesa venerdì, giorno in cui è stata convocata una riunione del Cda.

Tornando invece alla macchina organizzativa messa a punto nei 1.200 metri quadrati del PalaSpirà, il Comune e l’Asst Bergamo Ovest hanno allestito 11 linee vaccinali, 6 delle quali attivate ieri. Il personale medico, infermieristico, quello di supporto e gli amministrativi sono stati messi a disposizione non soltanto dall’Asst Bergamo Ovest, ma sono anche liberi professionisti, volontari e personale aderente al Bando Arcuri. Gli alpini e la Protezione civile collaborano invece nella gestione dei flussi dei pazienti.

Martedì prossimo sarà la volta degli over 80, poi le vaccinazioni proseguiranno con le Rsa, la residenzialità psichiatrica, l’assistenza domiciliare e i loro operatori e i centri diurni, privilegiando la somministrazione nelle proprie strutture.

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