Che numeri!

Dodicimila presenze al Donizetti Opera 2022. E la Fondazione pensa già al 2023

L'ottava edizione ha avuto successo fra il pubblico, confermando la crescita di presenze, ed è pronto il calendario per la prossima

Dodicimila presenze al Donizetti Opera 2022. E la Fondazione pensa già al 2023
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Sta per volgere al termine l'ottava edizione del festival Donizetti Opera 2022, realizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta, con la direzione generale di Massimo Boffelli, la direzione artistica di Francesco Micheli e quella musicale di Riccardo Frizza. E, mentre prendono il via i preparativi della grande festa pensata in occasione dell'ultimo week-end, è già tempo di analisi e valutazioni.

Più di 12 mila presenze

I dati raccolti tratteggiano il quadro di un evento sempre più seguito. Nonostante l'anno di blocco per la pandemia, la partecipazione è in costante aumento dal 2018 e anche questo 2022, con le sue 12.251 presenze, va a superare il 2021, quando se ne erano registrate poco più di 10.392 (nel 2019 erano poco più di diecimila e nel 2018 ferme a 8.491). Non solo, sulle poltrone del teatro sono tornati in modo consistente anche gli stranieri, provenienti da 26 Paesi e pari al 31 per centro delle presenze su un campione analizzato di 700 persone che acquista online.

Le opere e i progetti collegati

Il programma 2022 del festival, già vincitore dell’“Oper! Award” come miglior festival europeo per la critica tedesca e fresco della conquista della quarta nomination all’International Opera Award sempre come miglior festival, si è articolato attraverso tre titoli operistici donizettiani: La favorite e L’aio nell’imbarazzo al teatro Donizetti; Chiara e Serafina al Sociale. A questi, si sono aggiunti una serie di appuntamenti e attività collaterali in collaborazione con le realtà del territorio, come il progetto "Donizetti Education" con le scuole primarie e secondarie, o il coinvolgimento di trenta donne bergamasche (che hanno interpretato "le favorite") non professioniste, selezionate nei Centri per Tutte le Età di Bergamo in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali di Bergamo.

Da destra Francesco Micheli-Massimo Boffelli-Giorgio Berta-Riccardo Frizza-Christian Serazzi-Paolo Fabbri-Enrico Casazza_BVL7366.JPG
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Da destra Francesco Micheli, Massimo Boffelli, Giorgio Berta, Riccardo Frizza, Christian Serazzi, Paolo Fabbri, Enrico Casazza

da sinistra Paolo Fabbri-Massimo Boffelli-Nadia Ghisal
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Da sinistra, Paolo Fabbri, Massimo Boffelli, Nadia-Ghisal

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Francesco Micheli

Francecso Micheli

Riccardo Frizza
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Riccardo Frizza

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Ecco il programma 2023

Fondazione Donizetti punta già al 2023 e svela i titoli per la nona edizione festival, che si svolgerà dal 16 novembre al 3 dicembre 2023: LU OpeRave, Il diluvio universale, Alfredo il Grande, Lucie de Lammermoor e Il piccolo compositore di musica. Ad aprire l'edizione sarà la nuova creazione LU OpeRave, che era stata inizialmente pensata per il programma 2022. Quest'opera originale, che richiama la celebre Lucia di Lammermoor, si svolgerà in un luogo cittadino non convenzionale, con spazio alla convivialità e il pubblico parte integrante dell’azione e farà incontrare la musica di Donizetti con l’elettronica.

Al Teatro Donizetti

Primo titolo operistico al Teatro Donizetti il 17 e 25 novembre e il 3 dicembre, sarà Il diluvio universale (Napoli, 1830), azione tragico-sacra sotto la direzione di Riccardo Frizza e con la firma di Masbedo, duo artistico formato da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, noto per la creatività delle sue produzioni multidisciplinari fra teatro, arte, video, cinema. Per il ciclo #donizetti200, sarà la volta del dramma eroico Alfredo il Grande (Napoli, 1823). L'opera, in scena il 19 e il 24 novembre, fa parte di quel gruppo di opere nelle quali Donizetti sperimenta e affina i propri mezzi compositivi misurandoli su vari generi operistici. Infine, la messa in scena de Il piccolo compositore di musica di sabato 2 dicembre sarà curata da Francesco Micheli con gli allievi della Bottega Donizetti nell’ambito di un progetto che coinvolge numerose istituzioni didattiche bergamasche.

Al Teatro Sociale

Il Teatro Sociale, il 18 e il 26 novembre e poi l’1 dicembre, ospiterà il dramma forse più famoso e conosciuto di Donizetti: Lucie de Lammermoor, che debuttò al Théâtre de la Renaissance di Parigi nel 1839. L’opera sarà messa in scena da Jacopo Spirei, allievo e assistente del compianto Graham Vick e oggi uno dei registi d’opera italiani più richiesti; sul podio il giovane francese Pierre Dumoussaud al suo debutto italiano, dopo vari successi e riconoscimenti a concorsi ed incisioni discografiche.

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