Ancora poche ore

Intesa aumenta il proprio pacchetto di azioni Ubi. Ecco tutti i passaggi della fusione

Nel tardo pomeriggio di oggi, 30 luglio, si chiuderà l'Opas, che ha intanto raggiunto quota 75,7%. L'assemblea per la nomina del nuovo Cda dovrebbe essere convocata per fine settembre, quella straordinaria per la primavera 2021

Intesa aumenta il proprio pacchetto di azioni Ubi. Ecco tutti i passaggi della fusione
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di Andrea Rossetti

Sebbene l'Opas sia ancora aperta e fino a stasera gli azionisti di Ubi possono ancora aderire all'offerta di Intesa, Ca' de Sass sta già pensando al futuro. Avendo centrato l'obiettivo, ovvero "prendersi" almeno i due terzi del capitale azionario dell'istituto bergamasco-bresciano (alla chiusura della Borsa di ieri, 29 luglio, le adesioni erano a quota 75,7 per cento), adesso la banca guidata da Carlo Messina sta programmando i passaggi che porteranno all'incorporazione effettiva di Ubi.

La presidente Letizia Moratti e il Ceo di Ubi Victor Massiah

Raggiungere il novanta per cento di adesioni permetterebbe a Intesa di saltare alcuni passaggi burocratici, perché scatterebbe l'offerta obbligatoria sulle azioni rimanenti e l'automatica fusione, ma quell'obiettivo pare francamente irraggiungibile. Ca' de Sass, ufficiosamente, fa sapere che già l'ottanta per cento delle adesioni sarebbe un grandissimo risultato, ed è difficile darle torto. Un risultato che però costringerà comunque a seguire tutto l'iter: convocazione di una assemblea, nomina di un nuovo Cda, cessione a Bper di 532 filiali di Ubi, convocazione di un'assemblea straordinaria e infine, finalmente, la fusione.

Difficile fare già oggi una previsione delle tempistiche. Calendario alla mano, però, l'assemblea potrebbe essere indetta per le fine di settembre e l'inizio di ottobre. Fino ad allora, alla gestione ordinaria di Ubi dovrebbe pensarci l'attuale Cda in carica, compresi la presidente Letizia Moratti e soprattutto il Ceo Victor Massiah. Secondo molti, quest'ultimo già lunedì 3 agosto, in occasione della presentazione della semestrale, potrebbe comunicare le proprie dimissioni ma restare comunque al comando dell'istituto fino appunto alla nomina del nuovo Cda targato Intesa. Lo stesso varrebbe per la Moratti e le altre alte cariche di Ubi. Necessiterà di diverso tempo, invece, la procedure di cessione delle filiali, poiché Intesa dovrà confrontarsi costantemente con Consob e l'Antitrust. Se tutto filerà liscio, Il Sole 24 Ore prevede che per la primavera 2021 verrà convocata l'assemblea straordinaria nella quale sarà approvata formalmente la fusione.

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