Colpa dell'inflazione

Rincari in arrivo per il trasporto pubblico bergamasco: in autunno aumenti fino al 10%

Gli addetti ai lavori cercheranno di calmierare il prezzo degli abbonamenti. Intanto si teme il ritorno a scuola con i mezzi sovraffollati

Rincari in arrivo per il trasporto pubblico bergamasco: in autunno aumenti fino al 10%
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Si prevedono aumenti significativi per il trasporto pubblico, dove l’autunno prossimo le corse extraurbane potrebbero arrivare a costare fino al dieci per cento in più e fino al sette per cento nel sistema urbano. A causare questi aumenti l’inflazione galoppante, che non può più essere tenuta a bada con ritocchi e provvedimenti governativi come in passato.

A riportare le cifre è oggi (martedì 26 luglio) L’Eco di Bergamo: il direttore dell’Agenzia del Trasporto pubblico locale, Emilio Grassi, ha spiegato che si è proposto a Regione Lombardia di applicare in modo diverso i prezzi per biglietti e abbonamenti, andando a premiare i passeggeri più “affezionati” che ricorrevano alla seconda opzione. Se dal Pirellone arriverà l’approvazione a questa politica, si potrà procedere con l’applicazione già dagli inizi di settembre: in questo modo, si potrebbe contenere l’incremento del prezzo degli abbonamenti di un buon 4-5 per cento rifacendosi sui biglietti, rispetto a una situazione che vede comunque il venti per cento di viaggiatori in meno rispetto a tre anni fa, prima della pandemia.

Tra le altre idee per rilanciare il trasporto pubblico, le convenzioni con i Comuni e l’incentivo del Bonus ministeriale da 60 euro (cifra massima di sconto, riconosciuta a tutte le persone fisiche con reddito dichiarato nel 2021 inferiore ai 35 mila euro). Tutte iniziative che, comunque, secondo gli addetti ai lavori porteranno al massimo a un recupero fino all’80-90 per cento dei passeggeri del 2019, prospettiva che tiene anche conto della disaffezione dei bergamaschi e degli italiani in generale per questo tipo di mobilità.

In generale, si tratta di politiche praticamente opposte a quelle che soltanto poco più di 24 ore fa aveva proposto Legambiente Bergamo: l'associazione ambientalista, infatti, si chiedeva come mai in Bergamasca non si provasse a optare per un sistema come quello attivato in Germania e Spagna, ma anche a Lecco, con mezzi pubblici fortemente scontati (se non addirittura gratis) per un determinato periodo temporale, così da disincentivare l'utilizzo dei mezzi privati e favorire invece il riavvicinamento dell'utenza al Tpl.

C'è poi un altro problema che si pone, ovvero quello delle corse scolastiche: con la fine delle restrizioni anti-Covid, infatti, i pullman torneranno ad essere capienti al cento per cento e, con l’accantonamento dei turni di entrata in classe, c’è il pericolo che ritornino i mezzi affollati. Sempre dall’Agenzia del Tpl hanno fatto sapere che le risorse per garantire corse aggiuntive nelle ore di punta sono al momento insufficienti e, tra l’altro, a questa situazione si aggiunge anche la carenza di autisti. Inoltre l’aumento dei costi, secondo quanto dichiarato da Massimo Locatelli, presidente di Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori) Lombardia, non basteranno neanche a rientrare delle spese aggiuntive dovute all’aumento del costo di metano e gasolio, pari al 40-45 per cento in più rispetto al 2021.

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