2024, un anno da incorniciare per la Bergamasca, che si erge sul tetto d’Italia
La classifica de Il Sole 24 Ore corona un percorso virtuoso iniziato dopo il Covid. Atalanta, turismo, aeroporto, sanità, ChorusLife alcune eccellenze
di Paolo Aresi
È stato un anno speciale per Bergamo, un 2024 che non dimenticheremo. È stato l’anno della prima importante coppa europea per l’Atalanta, simbolo della nostra terra. È stato l’anno del primo posto nella classifica del Sole 24 Ore per la qualità della vita.
Molti altri avvenimenti hanno segnato in positivo la nostra città e la provincia. L’esplosione del turismo: in città alla fine dell’anno saremo oltre il milione di presenze, cosa mai accaduta, nemmeno nell’anno di Capitale della cultura. I laghi e le valli hanno pure fatto il botto.
L’aeroporto di Orio continua a volare e ha stabilito un nuovo record di passeggeri: ben diciassette milioni. L’Agenzia di tutela della salute (Ats) è stata giudicata tra le cinque migliori in Italia (da parte dell’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).
Il nostro ospedale dedicato a Papa Giovanni si mantiene nei primi posti nazionali. Lo stadio è stato completato con la seconda curva. Abbiamo realizzato un progetto di rigenerazione urbana che ha portato in città innovazioni avveniristiche: ChorusLife, nato al posto di una grande azienda, la Ote, che fabbricava trasformatori elettrici. Siamo la prima città in Italia ad avere una casa per le persone autistiche…
Sì, ci sono molti aspetti positivi nella vita di Bergamo e della sua provincia. Che non significa vivere nel paradiso terrestre. Lo sanno bene quegli abitanti dei nostri quartieri e dei nostri paesi che tirano la cinghia e faticano ad arrivare alla fine del mese. Lo sanno quei seicento-settecento disperati che vivono in città sulla strada e non hanno una casa. Lo sanno quelle persone immigrate che proprio non ce la fanno a ottenere un’abitazione in affitto.
Ma, nonostante tutto, a Bergamo si sta (...)
Gentilissimo sig. Egidio, evidentemente non ha letto bene il mio commento. Non ce l'ho con i bergamaschi, anzi, ritengo che abbiano molta pazienza, nonostante tutto. Ce l'ho invece con chi, con molta leggerezza, ritiene, che la nostra città, e dintorni, abbia meritato, e glorifica, i risultati ottenuti. Faccio fatica a reperirli, cosa che invece, reperisco con molta facilità, i demeriti. O Lei, non li vede, oppure, vive in un'altra città. Non faccio fatica a scrivere, considerando la mia età, che stavo molto meglio, qualche anno fa. Ovviamente, non mi riferisco, a quegli anni, ma a qualche anno dopo. Ps. Ho disgusto, per come la mia città, è diventata. Buon Natale.
non si può reprimere la laboriosità, la professionalità e l'amore dei bergamaschi per la propria città... non capisco perché il Sig.Gianluigi se ha tante remore e disgusto per la nostra città, non si trasferisce. Vada a Brescia, vedrà che bello!
Penso, che tutto quello che si scrive, riguardante su come si vive in questa città, e paesi limitrofi, siano tutte falsità. L'Atalanta, ma chi se ne frega. Sanità, delinquenza, spaccio, inquinamento, acustico e atmosferico. Aeroporto in continua espansione, nonostante siano stati richiesti controlli e limitazioni all'espansione stessa. Ovviamente, TUTTI inascoltati. Morale, chi vive " bene " in questa città e zone limitrofe, sono i soliti noti. Non credo, ci sia bisogno di specificare. Chi deve tirare la cinghia, e deve subire, sono le persone normali. Persone COSTRETTE a subire le angherie dell'aeroporto, del suo rumore, dell'aria malsana che producono i numerosissimi aerei, che decollano e atterrano, a tutte le ore del giorno e della notte. A chi ha trovato la vettura vandalizzata, a chi è stato scippato, alle persone a cui sono entrati nell'abitazione, devastando il tutto, ecc. ecc. Andate a chiedere a loro, se si vive bene, e se realmente, questa città, l'ha meritato quel premio, se realmente, è un anno da incorniciare. Non credo proprio.