L'infortunio di Scalvini sarà pesante anche sul mercato: in difesa la coperta è cortissima
Ora un intervento (anche doppio) nel reparto arretrato pare davvero necessario alla luce del lungo stop che attende il difensore cresciuto nel vivaio
di Fabio Gennari
La coperta in difesa era già corta, ma adesso che Scalvini si è rotto il crociato è diventata addirittura cortissima e, al netto della possibilità (che poi è una grande volontà) di migliorare la squadra, è evidente come sia necessario intervenire in un reparto che ha bisogno di almeno due innesti di valore.
A oggi, i calciatori in rosa per la prossima stagione sono Djimsiti, Kolasinac, Hien e Toloi. Scalvini rientrerà, se tutto va come programmi, per novembre-dicembre, quindi per la prima parte di campionato e Champions League servono forze fresche.
I dirigenti nerazzurri sono consapevoli della situazione, vero che la soluzione con de Roon, oppure Ruggeri o Hateboer (rimarrà?), sulla linea dei difensori è possibile, ma non è pensabile iniziare la nuova stagione con i difensori contati. La forza della squadra è in attacco, Gasperini non ha mai nascosto questa sua convinzione, ma in un gruppo serve equilibrio e in campo bisogna andare con forze fresche e ricambi adeguati in ogni zona del campo.
Non sarà semplice sostituire Scalvini, servono giocatori pronti e che siano subito a disposizione. In tal senso, l'Atalanta è stata davvero molto brava a pescare prima Kolasinac e poi Hien nelle ultime due sessioni di mercato. Il fattore economico è importante ma non determinante, la Dea è solida e può permettersi investimenti, anche se, come sempre, guai a fare il passo più lungo della gamba. E all'ombra di Città Alta questo lo sanno benissimo.
Che forse con il senno di poi era opportuno non schierare tutti i giocatori che erano convocati per le rispettive nazionali.